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Si presenta oggi a Trieste il libro di Noemi Israel,
studiosa di storia della musica e del cinema
Un
dialogo a tre. Pronto per la scena
E' pronto per essere messo in scena il «dialogo a tre
in due parti» di Noemi Israel, studiosa di storia della musica e del cinema che
esordisce in narrativa/drammaturgia con un testo che intesse storie e Storia
in una trama di sapore centroeuropeo, vuoi per i caratteri messi in scena,
vuoi per quel girovagare intorno alle memorie in un'atmosfera da violini
tzigani e ricordi di guerre lontane.
E proprio al suono del violino Béla Ferenczy nella
stagione delle zucche sarà presentato oggi, a Trieste, alle 18, alla
Libreria «Nero su Bianco» (in via Oriani 4/b). Il violino sarà quello di Alessandro
Pinzani, a presentare il libro ci sarà Stefano Cosma mentre Omero Antonutti interpreterà alcuni passi del
volume.
Che appunto sembra nato per essere portato sul palcoscenico, con i tre personaggi principali impegnati in
un ironico dialogare ricco di echi e richiamo musicali e letterari.
Fra i tre personaggi – Béla Ferenczy, «dentista
ungherese di chiara fama», Biagio Strucchelli, «dentista di origine
ungherese, socio e migliore
amico di Béla Ferenczy» e Abigail Silbermann, «paziente di Béla Ferenczy» – si instaura un rapporto di
reciproca corrispondenza: l'anziano dentista, gravemente malato, il suo socio
alle prese con l'incipiente vecchiaia e la giovane ed esuberante paziente si
rivelano in un colloquio che, iniziato nello studio dentistico e continuato
nella villa di Ferenczy, mette in moto un meccanismo di ricordi e di confronti
tra vite vissute. E, soprattutto, ancora da vivere.
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Recensione |
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