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La
Danesin, confessa in una nota nutrita, alla fine del libro, che ha sempre
"cercato la scrittura (poi la fotografia), come esigenza emotiva per dare forma
a questo flusso che altrimenti andava confondendosi, ad appiattirsi fra i tanti
altri frammenti quotidiani". I motivi della sua poesia sono quelli di sempre (né
se ne possono inventare di nuovi), ma sono vissuti e descritti con animo puro,
sgombro da influenze letterarie che appesantirebbero il discorso, lo
renderebbero più riconoscibile negli ascendenti e nei legami di parentela. La
poesia e la fotografia, sono per la Danesin il tentativo di fermare il tempo, di
possedere per sempre i ricordi, di catturarli, di dimenticare la loro intrinseca
caducità. Nella "poesia per Chiara", la poetessa annota felicemente: "Il sole
inonda il giardino, | sul filo passeri arruffati | si fanno confidenze.||
Lasciavi riccioli di rame | e ciglia sospettose || Filigrane, gocce | di
pensieri, e anni | e sere chiare sono qui | non attese || ad insediare il
cerchio | dove son racchiusi i fuochi".
L'essenzialità è il dono più vistoso della Danesin, la sua concisività. A
volte c'è un grido penniano, puro e preciso: "Ma io voglio la mia luna", altre
volte ferma nell'attimo una sensazione: "e m'entri così | assieme alla notte |
il suo respiro". E più avanti, con saggezza dirà: "Nel fresco cortile notturno |
il pozzo del tempo | matura le sue lune." Intenso è il suo rapporto con la
parola, fatto di sospensioni, di pause accorte, di parole giocate sull'attesa e
sui silenzi: "Scherniate tutte le ombre | naufraghi | anneghiamo nella luce.||
Isole sommerse | nello specchio di ogni sguardo."
E uno struggimento tutto particolare, pervade questa intensa, brevissima
poesia: "Le rondini a sera | aprono alle stelle | grida nell'azzurro." La
Danesin ha una spontanea disposizione al canto, a una poesia non urlata, ma
sommessa, e perciò forse per questo motivo, più valida, perchè meno assordante,
meno presenzialista, più autentica, come una confessione appena sussurrata per
innato pudore o ritrosìa.
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Recensione |
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