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La voce della violenza. Cause e aspetti del femminicidio
Novità librarie,
settembre 2019
La parola femminicidio serve a definire in modo appropriato il delitto
perpetrato contro una donna perché è donna. Un problema che sembra ingigantire:
oltre 100 i femminicidi dall’inizio dell’anno, quasi uno ogni tre giorni. Camera
e Senato hanno avviato un iter legislativo per contrastare la violenza sulle
donne, un provvedimento che ha suscitato svariate polemiche e che ha subito
continui rinvii nella sua finalizzazione.
Si sa che il termine femminicidio si usa quando in un crimine il genere
femminile della vittima è una causa essenziale, un movente, del crimine stesso,
nella maggior parte dei casi perpetuato all’interno di legami familiari. Donne
uccise dai fidanzati, mariti, compagni, ma anche dai padri a seguito del rifiuto
di un matrimonio imposto o di una continuazione del rapporto sentimentale o di
scelte di vita non condivise.
Sulle cause scatenanti del fenomeno e sui risvolti profondi, psicologici
e addirittura atavici, per farsi un quadro realistico del femminicidio, bisogna
leggere un volume appena pubblicato dalla Biblioteca dei Leoni, “La voce della
violenza” (pp. 176, euro 14). È un romanzo saggio, che alterna all’indagine
scientifica veri e propri inserti narrativi con altrettante storie
esemplificative della complessità di questi eventi criminali. Ne è autore una
persona competente, Rosolino Franco Fidone che, dopo la laurea in medicina e
chirurgia e la specializzazione in psichiatria e neuropsichiatria, per anni ha
fatto la professione di psichiatra e psicoterapeuta e ha svolto perizie
occupandosi di affido familiare.
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Recensione |
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