| |
Le 11 mosse di Alice:
Sempre di corsa,
mille impegni,
tra l’essere madre e
l’essere figlia,
trovi il tempo per te
sulla pista da ballo.
I tuoi capelli ramati lunghi
fino alle spalle,
la tua pelle abbronzata,
le tue unghie smaltate di
rosso,
il tuo sguardo celato dagli
occhiali da sole,
la tua bellezza raffinata,
semplice e unica,
magnetica ed elegante,
conturbante ma non volgare,
che fa impallidire tutto ciò
che ti sta
attorno.
Sei la donna più
affascinante che mi sia mai
capitato d’incontrare,
anche se immagino di non
essere
né l’unico né il primo che
te lo dice.
Tutta la tua vita è votata
totalmente agli altri,
in un sacrificio costante
per rendere felice
chi ami.
E dietro quel viso da sirena
s’intravede
una donna forte come gli
scogli
su cui s’infrangono le onde
del mare.
E nella notte, tra un
bicchiere di whisky
e una canzone in loop nelle
orecchie,
cerco di raccontare al mondo
di te ma
senza riuscirci,
perché le parole falliscono,
sembrano vuote e sterili,
o forse è solo la mia
mancanza di talento.
Sei sempre in movimento,
prendi ogni mezzo di
trasporto,
vedi mare, montagne e
colline,
passi dalle isole alle
città,
dal freddo di uno chalet al
caldo di una sauna,
dai banchi di scuola
alla pista da ballo.
Ma anche questo lo fai per
gli altri,
per tua madre e per i tuoi
figli.
E mentre tu cammini con
passo leggiadro
sulla rosa dei venti,
io rimango fermo a fissare
il nulla oltre
il vetro della finestra,
a guardare il mondo correre
verso l’autodistruzione,
la vita che mi ripugna mi
scorre davanti eppure
sarei pronto a viverla con
te.
Pensa che non ho ancora
comprato quel completo,
perché aspetto di scendere a
Torino con te,
pensa che non ho ancora
gustato le ostriche perché
aspetto di dividerle con te.
Pochi sanno e nessuno
coglie.
| |
 |
Materiale |
|