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Questa splendida
ed ampia
silloge vanta
tanti tasselli
poetici tormentati,
smistati nel
mosaico dei
sogni, illusioni
e speranze dal
gioco dei contrasti
fra Uomo,
Natura e Spirito.
Tutto è
avvolto nel mistero
e sembra
un vero miracolo: “Cogliere
| nel particolare | il
senso del tutto.”
L’uomo annaspa nella “carenza
di suoni”,
nella difficile respirazione, nella
coscienza indurita, nelle
rivendicazioni alle
sconfitte e nei residuati
ingannevoli.
Passaggi quotidiani e nel
tempo, fra dubbi e
incertezze, si appassisce
accorgendosi: “…di
essere stati dei pessimi
attori.” Ogni
poesia è un
richiamo etico, una vitale
esortazione, dove
esiste sempre il rischio
delle loro deviazioni, ma
che comunque: “L’uomo
| è riassunto ed apice |
dell’universo.”
ed il cuore dell’Artista è:
“…inquieto
| viene | miracolosamente |
riesumato | dalle onde |
del vento | e fatto
risuonare | in eterno.”
e come unica mèta: “…il
Regno senza alba | e senza
tramonto.”
Il suo credo è affidato al
Tempo, nel ventilato
desiderio di Morte
nell’appassionata fiducia
all’eterno, ma c’è quello
affidato all’esistenza
che è reale ed incosciente,
per cui consiglia di:
“…guardare
la realtà | con occhi diversi, | al
fine di coglierne
l’essenziale,…”
e per vivere un
po’ meglio, bisognerà
presto voltare pagina.
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Recensione |
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