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Luccia e le immagini in versi
Luccia Danesin ha presentato al Pedrocchi, dopo
Un fard rosso arancio, la
seconda raccolta di poesie dal titolo Il cerchio dei respiri (Edizioni, Del
Leone). A introdurre il libro sono stati Silvana Weiller Romanin Jacur e Lorenzo
Guella. Se le fotografie con cui in questi anni la Danesin si è fatta conoscere
nell’ambiente artistico nascondono "il desiderio di fermare il tempo ha detto
Weiller, le pagine di poesia ne fermano l’immagine [...] un lessico quasi
mistico ma estremamente incisivo: "Invecchiamo ardendo, con il pensiero muto,
che va, torna, ripetendo il sogno" [...]
«Il libro – ha aggiunto Guella –.è un percorso che riflette una tematica
esistenziale-universale, trattata in modo da creare sintesi di grande armonia
con quella soggettiva-personale». Parole magre ed essenziali per una raccolta che diventa un territorio dove la
Danesin esplora la sua vita e in questo viaggio le poesie sono pietre miliari:
"Cento, mille anelli soli, stretti in catene, per non sopportare libertà".
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Recensione |
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