| |
Giovanni Di Lena potrebbe
essere definito poeta della solitudine.Infatti egli distribuisce nella sua
raccolta titolata Coraggio e debolezza,una costante vena di mestizia che
spesso attanaglia la esistenza umana. Egli si sente solo fra tanta
gente; gente che non si cura di lui, che lo sbobba, perché è insito nell'essere
egoista il pensare a se stesso e disinteressarsi del prossimo.Quello di Giovanni
Di Lena è un mondo realistico, moderno, per un certo aspetto crudele che non si
lascia commuovere dalle altri necessità, che si rinchiude su se stesso alla
disperata ricerca di una qualsiasi àncora di salvezza che non c'é. La silloge è
uno spaccato della nostra stessa realtà, nella variegata espressione, nella
affannosa ricerca di un mondo migliore. Composizioni brevi, quasi epitafiali, che
hanno un prfondo senso di verismo e non lasciano speranze pel futuro. Nelle sue
ispirazioni poetiche c'è scetticismo, che deriva da una chiara visione della
realtà circostante, scetticismo che non intacca gli affetti che restano l'unica
cosa di veramente valido in ogni essere.
In "Nuvole basse" egli dice: "Amori | affetti | amicizie | ogni
cosa il tempo dirada". Questi pochi termini focalizzano la sua
personalità, sfiduciata nel futuro, incredula nel presente per una realtà che
spesso si presenta mistificata, mascherata. E' evidente in Giovanni Di Lena
l'assillo di trovarsi di fronte ad una costante falsificazione esistenziale: il
voler apparire quello che non si è, l'illudersi di diventare quello che non si
potrà mai raggiunere. "Nell'ora in cui l'apparenza | svolge la sua
missione | L'anima reprime | la naturalezza dell'essere | Si finge per non essere
| così é la vita | una fantastica espressione | di quello che non si è". Egli centra
il male del nostro tempo:dare credito all'apparenza più che alla sostanza.
D'altro canto é lui stesso a farci una foto caratterologica
della sua personaltà: "Algerga nel mio cuore | un senso amaro d'inquietudine
| Che
riempie di malinconia | la mia anima". Cosa dire di più per scoprire questa
personalità ultrasensibile e vittima delle negatività attuali? Poeta quanto mai
veritiero,.e non disdegna un uso linguistico comune, quello che gli peritte di
dettagliare meglio il suo modo di pensare e di vedere le cose che gli stanno
attorno. In questo clima di insicurezza Giovanni Di Lena ci dice: "Resterò
qui | silenzioso | quasi come derelitto | in questo arido confino | dove annaspa la mia
spontaneità!"
| |
 |
Recensione |
|