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Di Renzo Cremona, veneziano di
Chioggia, la nostra rivista si è occupata diverse volte e certamente ancora si
occuperà, considerato il pregio del suo lavoro letterario (www.renzocremona.it).
Qui segnaliamo una piccola pubblicazione apparsa per le Edizioni Eva di
Venafro: Il canone
del tè, raccolta di
dieci brevi prose liriche. Sono meditazioni di sapore zen, "circondate da uno
spazio di stupore intatto" (non a caso, Cremona è anche autore di haiku di
autentica fattura), tra le cui pieghe emergono tuttavia costantemente un "noi"
e un "tu" che rinviano anche ai momenti d'un legame amoroso e carnale. Qui
prevale, in realtà, un sentimento di quiete e d'ascesi ("Anche il ramo più
corto può servire ad ospitare le barche in cerca di rifugio, anche le fronde
più rade possono offrire riparo quando la luce si fa più impietosa... si tagli
quello che in noi è troppo, che è fuori, e ha nostalgia dell'infinito"), ma
unitamente al rimpianto per le occasioni perdute: "sappiamo solo parlare la
lingua arroventata dell'impazienza, la furia incendiaria e sconnessa della
fretta... noi che avremmo solo dovuto apprendere lo spettacolo dei tizzoni che
non si estinguono, il miracolo delle scintille che tengono lontana la notte,
ad accendere fiduciosi e docili una luce perenne nelle cavità del buio".
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Recensione |
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