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Susseguirsi di immagini còlte nella realtà che,
inarrestabile e misteriosa, si distende ai nostri occhi: dalla natura al
vivere dell'uomo, dal volo degli uccelli sulla barriera, di scogli al
lampeggiare del faro nella bruma che incombe, dal genere dei gabbiani portati
dal vento all'incresparsi lieve dell'onda, dalla brezza che carezza appena i
declivi dei colli alle solitudini turchine dei borghi rivieraschi. Parole,
aggettivi, avverbi rendono le emozioni del cuore: esercizio difficile che
richiede sensibilità, acutezza, profondità. I mòti più rari dell'animo hanno
la vita di un attimo.
La parte del volume, indicata con "Solitudini" è la parte
più impegnativa del volume: tutto diventa sfuggente, come il balenio di un
lampo lontano. La sezione "Sulle colline" è ricca di riflessione profonda,
di ascolto attento alla voce del tempo e delle cose. "A un paese" rivive
momenti che hanno lasciato traccia nell'anima: il rumore dei passi sui selci,
la torre meridiana nell'amplesso di voli fugaci, la fragranza di pane appena
cotto nelle viuzze solitarie; e intanto incalza il vespro e una stella
solitaria sembra vegliare il paese, che cade in una pace profonda.
In fine del volume una piccola elegia a lode della mamma e
del padre: brevi tocchi, pervasi però di un amore infinito.
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Recensione |
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