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Veniero Scarselli non è nuovo a quel singolare genere
letterario che è il romanzo lirico: dopo Isole e vele (1983) vi torna, ora. con
Torbidi amorosi labirinti. Il titolo preannuncia i contenuti: un percorso
coraggioso. senza remore e falsi pudori. nel mondo inquieto dell'amore. inteso
come coinvolgimento di corpo e di anima. ma soprattutto – rubando l'espressione
felice ad Alberto Moravia. che la usò in un'intervista televisiva – come mezzo
di conoscenza. Perché la conoscenza (che è poi chiarezza, liberazione. catarsi)
mi sembra uno dei fini, se non il fine. di tutta la ricerca di Scarselli. Che
cosa cerca. infatti. questo scrittore che viene dall'esperienza scientifica, da
una vita probabilmente vissuta intensamente, e che improvvisamente sceglie di
rinchiudersi in un eremo tra le valli toscane, se non di capire il perché delle
proprie passioni. della sua stessa vocazione alla scrittura?
Non parlerei. quindi, come suggerisce il risvolto di
copertina. di 'evidenti intenti moralistici', ma piuttosto di una riflessione,
impietosa. sulla propria esistenza di uomo, immerso totalmente nel grande
flusso della natura (non a caso tornano, con ricorrenza continua. i paragoni
col mondo animale), e tuttavia teso al richiamo, umanissimo. dell'anima e
dell'intelligenza.
Di passione in passione. Scarselli approda, oggi, alla
passione della conoscenza, che brucia tutte le altre, tendendo all'infinito. Il tono è alto, le parole, crude; sembra di ascoltare, in
certi passi. l'eco dell'enfasi cupa di Jacopone da Todi, il monaco ex
peccatore, legato alla colpa da un rapporto di odio|amore venato di un robusto
sadomasochismo. E di Jacopone ha, il nostro Scarselli, anche la turgida
efficacia, la trascinante vis oratoria, nata per tuonare dal pulpito di una
solenne cattedrale gotica.
La voce del poeta moderno ci giunge, invece, attraverso la
nitida filigrana di un bel libro, sulle ali del vento della dolce terra di
Toscana. Io credo che egli ami molto la vita, e aborra la morte: dalla vita ha
voluto tutto: ieri, la realtà; oggi, la conoscenza, che è l'unico baluardo
contro la frana dei giorni che incombe su tutti noi.
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Recensione |
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