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Elena Milesi e il ricordo di Pitt. Potrebbe essere il
sottotitolo di questo libro d'arte. Un volume molto piacevole, che si sfoglia
con interesse ed un certo rispetto per chi, come me, aveva già recensito un
libro di poesie della stessa autrice. Ma non è suo il libro di cui parleremo, è
una raccolta ragionata di disegni del pittore Giuseppe Milesi, a lungo suo
compagno, che l'ha lasciata per il viaggio senza ritorno. E', questo, un omaggio
agli amici ed agli estimatori perché ricordino. Ma è anche un regalo che si è
fatta Elena Milesi perché ricordare fa sentire la vita meno dura: Ci
ri-troveremo come nel tuo disegno incontro a braccia tese in corsa | con la gallina a lato e la
tua tavolozza.
Ecco, i versi della curatrice di questa "memoria" suonano quasi premonitori
del libro-catalogo nel quale vi è una pagina dedicata, con segno rapido ed
efficace, ai pennuti. Ed ancora il "Pollivendolo", quasi una caricatura,
tracciato con un unico segno essenziale e risoluto, senza ombreggiatura. Più
ragionato e sentito, è il disegno "Mamma", eseguito con la biro. La testa china
sul bimbo tra le sue braccia, come a proteggerlo. La velocità della penna e la
padronanza del segno rendono il disegno "Ledella" ricco di emozione. Vien facile
cogliere lo spirito ironico, ma senza sottovalutare il dominio del tratto, di
diversi disegni qui raccolti. "Susanna felice" ad esempio, ma anche "Leda e il
pollo", e soprattutto la kina "Autoritratto". Trovo forse tra i più belli
"Cortigiana", pulito, di effetto, pervaso di tenerezza. Al contrario la
sanguigna della copertina, "Autoritratto", denota una forza espressiva notevole,
un "mestiere" acquisito.
E' questo un bel modo per ricordare Giuseppe Milesi.
Sicuramente gli amici e non solo sapranno apprezzarlo, perché è il modo migliore
per farlo rivivere.
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Recensione |
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