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"Me ne andavo una mattina a spigolare | quando vidi una nave
in mezzo al mare...". Così inizia la poesia di Mercantini La spigolatrice di
Sapri. Quella nave era carica dei trecento di Pisacane e rappresentava la
speranza dell'Italia della seconda metà dell'Ottocento di liberarsi dal potere
borbonico, sulla spinta del vento di autonomia che in alcune parti della
Penisola affiorava sempre più apertamente. Su questa traccia storica e politica
si innesta il breve romanzo di Eleonora Bellini I sei giorni del sole.
Il
vapore alla fonda è il "Cagliari", che nella notte del 28 giugno 1857 ha portato
gli intrepidi di Pisacane sulla spiaggia dell'Oliveto, nei pressi di Sapri. E' a
questo punto che Peppe e Totò, due fratelli di 12 e 5 anni, comincieranno a
vivere in prima persona l'esaltante avventura d'un manipolo di valorosi che
tenteranno, forse in tempi non ancora maturi, di liberare le province italiane
del sud dal giogo austriaco. Peppe, il protagonista principale della storia, è
figlio di un barone catanese che però di nobile casato non vuol sentir parlare,
anzi. Il ragazzo assieme al fratellino seguirà il suo eroe, " un uomo, uno di
quelli belli, si mise davanti a tutti, fece un gesto con le mani... ".Lo seguirà
per tutta la spedizione che si sviluppa in solo sei intensi giorni di lotta
impari e furiosa, fino alla tragica conclusione. Nei rari momenti di tregua
della battaglia riaffioreranno alla memoria del piccolo protagonista le vicende
dei suoi genitori.
Con garbo e delicatezza viene narrata la romantica e
travagliata storia d'amore tra il barone e la mammma di Peppe, raminghi per
mezza Europa, a ciò costretti per ragioni politiche. Qualche mese dopo l'epilogo
del tentativo insurrezionale nel Cilento giungerà a Peppe, che quella dolorosa
ma esaltante vicenda ha precocemente reso uomo, una lettera del padre. E' una
lettera con nobili parole d'amore per la libertà e la giustizia. Nelle
intenzioni dell'autrice il libro è apertamente dedicato ai ragazzi del terzo
millennio, perchè sia rivalutato il sacrificio di Pisacane e dei suoi,
immolatisi perchè l'Italia potesse diventare patria comune per tutti gli
italiani.
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Recensione |
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