Veniero
Scarselli è nato a
Firenze dove ha compiuto gli studi laureandosi in Biologia. È stato libera
docente di fisiologia generale all'Università dì Milano. Ha pubblicato numerose memorie scientifiche, ma, pur avendo
sempre lavorato alla poesia, Isole e vele è la sua opera prima e raccoglie
liriche fra il 1968 e il 1980. In altra sede abbiamo affermato che Isole e vele è uno dei
libri di poesia più autentici e convincenti che ci sia capitato di leggere in
questi ultimi tempi e abbiamo detto che la vena poetica di Scarselli è
destinata a emergere.
Di lui ci dice in prefazione Vittorio Vettori: «egli si
rivela ed appare nel pieno fulgore di una originale maturità espressiva e
creativa...» e prosegue: «Siamo dunque di fronte a un poeta vero...».
Nel libro di Scarselli pensiero e fantasia, musicalità e
tessuto stilistico si fondono in esiti validi e personali. Dell'opera presentiamo «I suoni del mondo» (p. 18) e
«Forse la vera voce» (p. 99). "[suoni del mondo": «Nei cavi di spiagge assolate
| fra
rosmarini e ligustri | scoprimmo | stupiti e abbagliati | la verità | dei
nostri corpi ignudi | trapassata dai raggi | sbocciata dall'abbraccio tiepido |
dall'umile antico bisogno. | Fra le dune era il vento | e la marina così dolce
di fiori | lontani giungevano | – rari uccelli – | i suoni del mondo».
"Forse la vera voce": «Di nuovo mi smarrisco | fra i mille
echi di un sasso | rotolato dalla memoria | di pietraia in pietraia | grido
acuto fra .silenzi | e il cuore vibra ogni volta | come campana battuta. | Così
si consuma | giortyr dopo giorno | la passione di vivere | nel nostro cuore di
vetro | fra così inutili fragili sogni | che a toccarli mutano | e volano in un
soffio di vento. | Avevamo cessato di attendere | increduli | il compimento di
eventi sublimi | ma ora vere stelle | incombono | veri fragori e catastrofi di
universi | forse la vera voce | che chiama di Dio?».
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