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Cercare il canto, un titolo che è il filo d'Arianna da dipanare
attraverso le tappe fondamentali di un itinerario spirituale di ricerca. È un
labirinto di specchi quello in cui l'autore ci conduce attraverso la sua
raccolta di versi, prima classificata nella selezione editoriale Alcyone
2000" del 1995.
Sono specchi di cristallo, termine spesso presente in tali liriche
accompagnate da immagini di orizzonti, miraggi e
sguardi. Seguendo quindi il riflesso di uno specchio, l'autore si
misura con tre dei temi classici della lirica di ogni tempo: l'amore, la
creazione poetica e la morte – tre tappe che corrispondono ad altrettante
sezioni della raccolta.
In Elaborazione d'addio, la prima di esse, l'immagine dello specchio appare
immediatamente: è uno specchio infranto in cui si riflettono
simmetricamente il poeta e la donna amata. Il cristallo spezzato ha distrutto
con uno schianto inesorabile la magia che regnava tra i due:
...Purtroppo non è fiorito | il sortilegio di sentirci dono.... Lo
specchio racchiude solo l'immagine, il miraggio di una passione
che ogni sete placava ed ora lo schianto di quei vetri spezzati
non cessa come un maleficio che impedisce persino di provare il
concreto e palpabile dolore dell'abbandono: ...Schianto che non cessa |
fosse almeno, alla fine, abbandono.
Seguendo ancora il riflesso di un cristallo, l'autore affronta la seconda
tappa del suo cammino spirituale: la creazione poetica. Come l'amore si esprime
attraverso la sofferenza dell'abbandono, così la poesia si manifesta attraverso
la dura ricerca, lo sforzo e l'attesa di ...una voce che chiami | chiamata
dal silenzio.... Così tra il silenzio della delusione, della
mancata creazione e lo stupore della nascita del verso,
...scintilla accesa dal buio | segno animato dall'inespresso..., il
poeta trova la sua dimensione e il suo sguardo si fa terso
d'arcobaleni. Le suggestioni si susseguono e i versi di Vinante assumono
mille sfaccettature: dalla malinconica tenerezza pascoliana: ...il
passerotto che sale zufolando... all'ermetismo ascetico di Mallarm‚:
...quell'indicibile spirito | che avvolge d'azzurro ogni enigma.
La sofferenza dell'amore e quella della creazione: due tappe essenziali che
permettono al poeta di guardarsi allo specchio, di misurarsi con le sue
aspirazioni. Tuttavia, è solo nell'ultima fase che l'iter spirituale, il
cercare il canto assume tutta la sua forza, la sua maggiore efficacia
e il verso scaturisce più vero, più maturo e struggente. Il poeta, infatti, si
confronta con la morte di una persona cara, spietatamente presente attraverso
immagini-simbolo: ...Avambraccia livide di flebo... e ...la
farfalla trapunta sul pigiama... che assume contorni angoscianti,
...si allarga voragine.... Il cercare il canto si trasforma
nel cercare semplicemente l'uomo con tutta la sua impotenza e la sua rabbia
contro ...quella bestia che, chissà | potresti anche vincere.... Nel
momento supremo in cui l'autore dimentica di essere poeta, dimentica di
cercare il canto, la sua humanitas emerge ed essa, a sua volta,
diventa fonte di creazione.
Ogni dimensione, ogni sfaccettatura del cristallo – la vita, la morte,
l'amore e l'arte – si compone e, come in un geometrico incanto, giunge alla sua
pienezza: ...comunque a coincidere | con l'orizzonte.
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Recensione |
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