Stella di Natale
Spengo il calore alla cenere della sera
con l’acqua dei tuoi fiori. Pensa
mai ho cambiato in soldi la merce
del fioraio poveri crochi ho colto per te
all’ombra di cinghiali. Rude maestra
la montagna patriarcale vede splendere
una Stella di Natale priva in valore
vile del denaro colma del tuo amore:
gronda sulfureo dalle fronde e goccia
denso il rosso del tuo dono in foglie
essa stessa gemma e fusto che amore
regge e muta il corpo verde in fiore.
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