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Tutte quelle luci che ti massacrano le pupille, quegli sguardi che ti sembra siano puntati sempre e solo contro di te e ti tolgono ogni libertà di movimento, di espressione, di pensiero! E quegli occhi che ti scrutano, che non ti abbandonano un momento, che ti frugano dentro fino in fondo all'anima, occhi persi e acquosi per la birra, per il whisky, per il gin, per chissà quale pasticca! Quell'informe umanità con il bicchiere sempre pieno tra le mani, quegli uomini, quelle donne sul cui volto aleggia spietato un ghigno contro chiunque sia diverso da loro, contro chiunque non si uniformi, contro chiunque abbia il coraggio di essere se stesso! E tu sai che ogni tuo gesto, ogni tua espressione è come un libro aperto, sai che non riesci a mentire, sai che tutta quella gente capisce ogni tua minima intenzione, se non ci stai più che attento! L'amico buio, la libertà. Quanto ti è costato riuscire a far saltare l’impianto elettrico! Quanti sotterfugi per riuscire ad arrivare al contatore generale, la scusa che hai dovuto inventare lì per lì quando hai inciampato sulla coppietta che si era appena imboscata e che per fortuna sua era ancora ai preliminari! Ma ci sei riuscito. Ci sei finalmente riuscito, a fare il buio! Ma è adesso che viene il bello! Devi tornare indietro in una casa a te sconosciuta, devi rifare tutte quelle scale, e senza alcun rumore! Te lo ricordi quanti erano i gradini fino al primo piano? E qual è la porta dalla quale sei uscito, la porta della stanza dove con lei... Lei! Quel viso, quelle labbra così carnose, quel seno che così generosamente ti veniva incontro ad ogni suo respiro, quei fianchi, quella minigonna sotto la quale, col buio... Qual è la stanza? Tra imprecazioni e gridolini di falsa paura che null'altro scopo hanno se non quello di far capire a chi cerca dove trovare la ricercata, tra sospiri e "giù le mani" che suonano falsi lontano chilometri e che dicono tutto il contrario continui ad avanzare. Non puoi assolutamente rinunciare, toglierti dalla mente ciò per cui tanto ti stai dando da fare. Continui ad avanzare con le braccia tese e le mani ben aperte davanti a te, così disumanamente risolute a scansare tutta la morbida carne su cui urtano e da cui pur mai vorresti staccarti. Riesci a fatica a respingere una nuvola di profumo che ti si avvinghia addosso e che ti succhia dalle asciutte labbra gran parte di quel residuo fiato che ti resta. Ma devi resistere! Resistere e andare avanti. Ed eccola finalmente la porta tanto cercata, la meta dei tuoi desideri. Ed è buio come piace a te, l'amico buio, il fidato complice. Ma per quanto ancora? Un improvviso bagliore. Qualcuno è riuscito ad arrivare agli interruttori, ma tu sei furbo! Ci hai rimesso un prezioso polsino ma sai il fatto tuo, tu! Le luci saltano di nuovo immediatamente, saltano ogniqualvolta qualcuno tenta di riaccenderle. Sei furbo, tu! Ma anche qualcuno degli altri è furbo, forse ha già capito... Devi fare in fretta, in fretta, in fretta! E finalmente ce l'hai fatta! Proprio nel momento in cui tornava definitivamente la luce, ma ce l'hai fatta! E adesso sulle tue labbra uno splendido, felice sorriso di soddisfazione, il sorriso di chi sa di saperla lunga, il ghigno mefistofelico di chi sa di essere riuscito a fregare tutta quella gente così arrogante. Sulle tue labbra un vistosissimo rutilante sbuffo di rossetto. Peccato davvero aver dovuto rinunciare a quella bocca così favolosa, a quella lingua che ti stava frugando fin dentro l'anima! Ma potrai sempre riprenderlo, quel discorso interrotto. Non dovresti avere alcuna difficoltà a trovarla, il colore è così caratteristico, il sapore anche... Ma che diavolo ti importa, dello sbuffo di rossetto! Che te lo vedano pure tutti, anzi! Non può che farti onore... Ma quel sapiente ed esperto colpo di lingua al momento giusto che ti ha permesso di cancellare il pericolosissimo baffo bianco lasciato dal bicchiere di latte così faticosamente conquistato dalla tua astuzia, quello sì è stato veramente un capolavoro! Maggio 1999 |
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