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L’autrice, tra aria, onde e
profumo di mare, ci introduce nel suo percorso poetico iniziato come un viaggio.
Un viaggio fascinoso nella “grecità” del mito greco e nella “grecità” – tuttora
viva – della sua splendida isola: la Sicilia, “an island with music in its
heart”, una terra del Sole, dove ci si rende conto, quando si sta sotto il suo
cielo, che tutto il resto è solo ombra!
Tutta la Sicilia, come si
legge nelle liriche, conserva tantissime memorie greche (e, così per inciso, io
rendo noto che da tempo immemorabile, in provincia di Pelerno, c’è una località
chiamata “La Piana dei Greci”. E qui, generazione dopo generazione, vivono i
discendenti dei primi autentici greci che proprio in questa, zona s’insediarono.
E, indifferenti al trascorrere dei secoli, hanno conservato le loro usanze e i
loro riti). Il volume Cartografia raccoglie nelle sue pagine poesie
bellissime, dove è fortemente rilevante la professionalità di Mirella Genovese,
che le descrive quasi con una partecipazione passionale, mettendo in chiara
evidenza, il ricco bagaglio della sua cultura classica. Un viaggio
geografico-mitico-storico, che si snoda attraverso la parola affabulante della
poetessa siciliana, che delicatamente ci prende per mano e ci conduce a visitare
luoghi ancora veri, ancora esistenti, dove Tempo e Storia sono passati lasciando
tracce indelebili, per la memoria dei posteri. Ed è un viaggio meraviglioso
questo girovagare nel passato e ricercare – anche visivamente – le vestigia di
un’ epoca ormai lontanissima di cui però non perderemo mai la memoria. Nel dire
poetico di Mirella Genovese, c’è tutto un mondo antico che, come per miracolo,
rivive. Forse perché in questa Cartografia, l’autrice inizia il viaggio
andando anche alla ricerca di sé, della propria interiorità. Le esperienze
vissute poi, le fanno ripercorrere queste tracce con un’emozione sicuramente
fortissima, mettendola nella perfetta, condizione di servirsi, senza difficoltà
alcuna, tra realtà e fantasia, cioè su ciò che esiste ancora e che vede e su ciò
che vede con gli occhi dell’immaginazione, proprio perché di tante cose ne è
venuta a conoscenza attraverso gli studi e la lettura.
Le sue frasi suggestive
consentono d’addentrarsi in questo libro con grande interesse e con un filo di
nostalgia. Ed è anche piacevole rilevare l’elaborazione di un linguaggio
forbito, che corre parallelo alle sue inclinazioni culturali, sentire il vibrare
delle sue emozioni, essere coinvolti nelle sue attività percettive, approfondire
non soltanto la lettura del testo poetico, ma anche quella della presentazione
del libro che, in questo caso, è stata scritta da un poeta-scrittore molto
bravo: Paolo Ruffilli! Perché è una Presentazione notevole che, molto meglio di
me, chiarisce la personalità della Genovese e ne estrapola tutte le
sfaccettature della sua anima e della sua bravura. Una Presentazione molto
bella, che io non solo condivido pienamente, ma che anche apprezzo con sincero
entusiasmo!
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Recensione |
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