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Un libro impagabile, questo
edito dal Comune di Firenze, dall’Assessorato alla Cultura, dal Servizio
Attività Culturali.
Si tratta di una serie di
Documenti articolati, nell’Indice, tra la Prefazione di Simone Siliani, la
Premessa di Giuseppe Panella, le Note introduttive di Alberta Bigagli unitamente
al Percorso con relativa Nota redazionale, e la Cronologia generale dei Corsi,
dei Convegni e Seminari (gli Anniversari), compresi i Laboratori, gli Incontri
(con relativi testi e scenari) e, in conclusione, il documentatissimo elenco dei
nominativi interessati. Il tutto, nel vasto quadro attentamente resocontato del
“Pianeta Poesia” (1992-2004) in questione. Curato con la consueta maestria da
Franco Manescalchi e da Liliana Ugolini.
Pertanto, vi si chiarisce che
“Pianeta Poesia rappresenta da oltre dieci anni un momento d’incontro per la
cittadinanza interessata alla diffusione e all’approfondimento di tanti e vari
aspetti della letteratura contemporanea, privilegiando ovviamente la dimensione
toscana e, in particolare, fiorentina, un’attività che si è sviluppata su più
fronti e che ha visto la produttiva collaborazione, sia in fase di promozione
che di realizzazione, del Comune di Firenze...” e, ancora “Pianeta Poesia si
contraddistingue, all’interno delle attività culturali che si svolgono in area
fiorentina, anche per l’alto profilo dei temi trattati e per l’indiscusso valore
dei suoi promotori e dei suoi ospiti...” e, quindi: “A questo riguardo l’opera
di Pianeta Poesia è veramente imprescindibile per l’avanzamento degli studi
sulla letteratura contemporanea italiana (ma fiorentina in special modo) in
quanto in essa si mescolano sapientemente l’attività letteraria militante, la
critica storiografica e l’approfondimento tematico...” (p. 5).
Abbiamo preferito, senz’altro,
dare spazio all’intervento di Simone Siliani, Assessore alla Cultura del Comune
di Firenze, e concludiamo, sotto questo profilo, con le parole di Giuseppe
Panella ove, intitolando il suo brano “Il sogno di una cosa. Sulla pratica
condivisa della Poesia”, rifacendosi ad una frase di Karl Marx (lettera ad
Arnold Ruge del 1843), riporta un verso di Rimbaud, il poeta veggente, ricordato
anche dal Premio Nobel 1971, Pablo Neruda, ove è scritto “A l’aurore, armés
d’une ardente patience, nous entrerons aux splendides villes” (All’alba, armati
di ardente pazienza, noi entreremo nelle città splendide).
Dalla documentazione
accuratissima emerge un lavoro di enorme valore qualitativo e quantitativo il
quale, sebbene per più notifiche sottolinei l’approdo alla fiorentinità
imprescindibile, tiene conto di interventi che abbracciano l’attività scrittoria
e letteraria delle maggiori personalità nel campo, con riferimento all’Italia ed
al mondo. Del che, la città di Firenze si fa carico e gloria.
Non va trascurato l’elenco
delle associazioni culturali e delle riviste di maggior prestigio, tra cui
ricordiamo, mentre ci scusiamo per la brevità dello spazio concesso, per le
altre sottintese, L’Area di Broca, Erba d’Arno, Feeria, Gradiva, Il Battello
ebbro, Il Grandevetro, La Clessidra, Pietraserena, Consoli-Caffè Le Giubbe
Rosse-Istituto Francese. Ed auspichiamo, intanto, per il benemerito Comune di
Firenze ogni altra buona impresa.
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Recensione |
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