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Poesia. Può essere
che l’ironia agisca in modo de-costruttivo sulla forma poetica che, alla fin
fine, ha qui minore importanza: ciò che conta è il senso complessivo, ci
illumina perciò la postfazione del Di Stasi che condividiamo. E non è poi che
l’autore non sappia muoversi in senso tradizionale, tecnico o no, es. le rime
per l’occhio: ubbie|dubbie (Busillis) scansia|ansia (Fuoriuso), quindi esiste
una scelta per il lettore, volendo. L’espressionismo (con distinguo) di ‘Niente
da dire’ è lì a testimoniarlo, e a chi cerca la verità oltre le apparenze
consigliamo ‘Nei nuovi film’.
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Recensione |
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