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Poesia. La grande varietà di
soluzioni balza evidente in questi haiku che seguono la rigorosa forma (relativa
alla nostra lingua) del settenario tra due quinari, ed è il verso centrale a
suggerire le più ricche combinazioni ritmiche, ess. ‘e l’alba al giorno cede’
(p. 12) giambico; ‘sempre governa il mondo’ (p. 23) con inversione di battuta;
‘compromessi non chiede’ (p. 16) anapestico; ‘forse nella follia’ (p. 25)
trocaico-dattilico: una maestria che si ottiene solo con studio e applicazione.
Pienamente d’accordo poi con l’autore: gli haiku possono esprimere non soltanto
visioni naturali ma anche la concettosità dell’aforisma.
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Recensione |
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