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Poesia. Dopo la precedente raccolta (Tenacia d’ombra, v. PdV
n. 33 p. 243) ci pare che la Guidi abbia intrapreso un percorso che si
approfondisce rilevando in progressione esiti densi di significato e
coinvolgendo la scrittura in ritmi visivi, come si evince da Falène, uno dei
testi di più compiuta realizzazione: la parola acquista così spessore semantico;
in Tracce, per esempio, assistiamo alla connotazione di immagini e intuizioni
riassunte da un’apparenza descrittiva che conduce a una ‘vocalità’ poetica di
elevata concezione.
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Recensione |
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