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Poesia. Va riconosciuta la
‘voce forte’ della Fiocco, voce che il passare degli anni ha reso in una vasta
gamma tematica: limpidezza del segno costruito sulla presente realtà che
comprende e ripete un mondo ove la memoria filtra la sua dimensione senza tempo
e dove ‘l’addio | ha colore abissale’ (Il gabbiano, vv. 3-4), e colpisce
la grande modernità della scrittura nel passaggio fra momenti lirici e altri
d’acuta percezione, con una rara capacità di sintesi – ‘La striscia bianca d’un
volo | sparì: dissolta brevità’ (Colore per l’onomastico, vv. 5-6) –
senza nulla perdere dell’estensione conoscitiva.
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Recensione |
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