| |
Narrativa. A dir la verità non
è facile classificare un’opera di questo tipo che sfugge a una categoria ben
definita. Si parte da una voce fiorentina che i vocabolari non registrano (alle
pp. 150-154 l’elenco di dizionari e lessici consultati: da parte nostra anche
Sergent, Longhi, Cardinali e altri, senza esito); dubbiosa anche la collocazione
sotto narrativa; forse ritratto ideale di una donna le cui
caratteristiche sono a volte curiose; negli identikit viene precisato
l’immaginario (?) personaggio dalle tre co-autrici – si pensa a un lavoro a sei
mani. Una volta però presi dal gioco di un’intelligente ironia non è facile
uscirne.
| |
 |
Recensione |
|