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Poesia. Diversi sono i modi di
affrontare un’opera (questa è la terza del Di Pietro): osservazioni su ben
cinque epigrafi, scelte per affinità? Poi la sorprendente visuale di testi
frantumati – es. pp. 7, 14 e 17 – con sentimento de-costruttivo; ma altre
piccole peculiarità vanno notate: il punto mobile, es. ‘cosa esse siano. ma se
ne avete’ (p. 42); questioni tecniche, come la dieresi, es. ‘nere d’inchïostro
d’altri macchiate’ (p. 31) per un endecasillabo fuori dai canoni; il grafico
interiore trova la doppia lettura: D’io (Preghiera 2).
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Recensione |
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