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Poesia. L’opera
include sette raccolte (o loro parti) poste in ordine cronologico inverso: la
più datata risale al 1992. Coerente a una scrittura il cui segno traduce la
realtà e in ugual misura la sfugge, Onano si avvicina in diversi casi a
un’oggettività riconoscibile proprio attraverso lo stile, tra elementi narrativi
che amplificano la versificazione (pp. 126-129), polisindeti eventuali (p. 57 e
segg.), inserti latini o arcaici (es. p. 81): nella sostanza si tratta di una
referenza antropologica la cui straordinaria adattabilità di linguaggio si
rappresenta all’interno di un progetto complessivo.
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Recensione |
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