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Narrativa. Cinque racconti come altrettanti ‘ritratti’ di donne: considerata
la prospettiva dell’ autore, è rilevante l’indagine psicologica dell’ animo
femminile nei suoi intimi risvolti (Gioia). In Fulvia la
narrazione sembra procedere per diretta cognizione di un’amicizia ‘sospesa’ e
dagli esiti incerti, tra l’altro acuta osservazione della realtà fisica nelle
sue imperfezioni. L’ultimo (Arianna) appare il testo che più mette in
luce la fragilità umana: una storia triste, anzi, drammatica, e qui veramente la
parola scritta si fa voce della coscienza.
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Recensione |
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