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Sei agili racconti (La fotografia, L’anniversario, L’azalea,
L’incubo,
Lo specchio spezzato, Il letto) compongono questa seconda fatica narrativa di
Roberta Degl'Innocenti. Alcune di queste storie si sviluppano intorno al risentimento di una
coscienza che, intorpidita dalla routine, si apre all’improvviso ad una
risoluzione di cambiamento (il che non significa approdo al lieto fine),
riflettendo la concezione esistenziale positiva dell’autrice. I protagonisti,
vecchi e giovani, mariti e mogli, si muovono in situazioni narrative
precisamente delineate e pienamente contemporanee. Colpisce che siano privi di
nomi come di cognomi. Perché l’autrice non battezza i propri “eroi”?
Ritengo che togliendo loro un elemento individualizzante come il nome, si voglia
conferire un certo alone di esemplarità che tuttavia li pone a debita distanza
dalla rigidità del tipo.
Il racconto eponimo vede protagoniste una vecchia malata e la sua giovane
visitatrice. La pianta del titolo, nel mentre che abbellisce l’ospedale
fatiscente luogo dei loro incontri, si fa scoperto simbolo della vita naturale
che si rinnova a differenza di quella umana. Lungi dal ripiegarsi su sé stessa,
la vecchia malata si prende cura di un piccione zoppicante instaurando una sorta
di rapporto solidale tra offesi dalla vita e arricchisce delle sue esperienze la
visitatrice. Va sottolineata l’importanza, sul piano etico e civile, d questo
legame tra generazioni. Lo specchio spezzato, unico racconto a protagonista
inanimato, si distingue dagli altri sia per la qualità fantastica
dell’invenzione, sia per la non linearità dell’intreccio (l’inizio
anticipa la fine). Strettamente collegato con il doppio, il tema dello specchio
è notoriamente intrigante. Qui uno specchio magico decide di riflettere la
bellezza non la sgradevolezza della realtà inviando false immagini. Segue il
ripensamento e il ripristino della normale funzione, finché una mano ostile non
lo riduce in mille frantumi.
Le epigrafi introduttive dei singoli racconti, oltre a ricordarci che la
narratrice è anche poetessa, preparano opportunamente un clima poetico che
trova precisi riscontri nella leggerezza delle trame, nell’atmosfera
trasognata e sognante (unica eccezione L’incubo) e nella messa in rilievo
della dinamica interiore dei personaggi piuttosto che la nuda realtà dei fatti.
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Recensione |
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