Basta il tempo di un’estate per mettere i personaggi del libro di fronte ai
fantasmi del loro passato ed alle paure del loro presente. Sullo sfondo una
splendida villa con la sua ricchezza, ma anche con un inesorabile senso di vuoto
che finisce per attanagliare chi vi abita.
E le storie di Vanessa, Alessandra,
Agnese e dei loro uomini che si intrecciano, percorrendo piani paralleli per poi
incontrarsi. Il vecchio conte Pedrini che pretende di gestire le vite delle
persone che gli girano attorno e che regola tutto con i soldi. Vanessa che lotta
per riavere i suoi figli e per chiudere con un passato che ha lasciato la porta
aperta. Silverio che per un tradimento segna inesorabilmente il suo destino e
quello delle persone che gli vivono accanto. E la presenza di Agnese che
attraversa il libro. Una presenza forte, di una persona che si è trovata a
dover combattere contro un destino che non aveva voluto, ma che non era nemmeno
stata in grado di respingere.
Un romanzo che ci mette di fronte alla storia di
tre donne, alla difficoltà di vivere la vita come la vorremmo, anche nelle
piccole cose. L’autrice ha uno stile scorrevole, piacevole, abile nel passare
da una vicenda all’altra e nel saperle intrecciare progressivamente fino a
mostrarci il puzzle completo. Ma anche sorprendentemente cruda nel descriverci
più volte l’immagine della morte di una bambina nei suoi particolari e la sua
ostentata cattiveria nel perseguitare la madre sotto forma di incubo vivente.
Riusciranno i nostri personaggi a ritrovare un equilibrio forse mai conseguito?
Forse nel tempo di un’estate molte cose possono succedere...
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