Un tempo… (senza tempo)
Il ricupero della realtà rurale
nell’opera di Italo Facchinello
Nei racconti, come nelle poesie di Italo Facchinello, ispirati
al paese di Loria, la vita paesana nel Veneto ci viene presentata attraverso
pitture di ambiente e indimenticabili figure: i genitori, i parenti, i
sacerdoti, i vicini di casa, i compagni di gioco, tutti partecipi e protagonisti
di una vicenda collettiva.
La società che l’autore ricrea è povera e ristretta, a spazi
angusti, ma ricca di valori indimenticabili quali la famiglia, l’onestà, la
fede, la solidarietà.
Ma questi valori in che cosa veramente consistevano e in quale
misura si sono poi conservati?
La vicenda comunitaria viene esposta attraverso una serie
coerente di testimonianze private e sociali, specie intorno al periodo fra le
due guerre, non solo relative al paese di origine (al limite settentrionale
della provincia di Treviso), ma all’intero mondo rurale trevigiano-veneto:
infatti è tutto il Veneto rurale ed arcaico che viene dipinto e presentato.
Oggi ancora, nel sentimento e nell’analisi di Facchinello,
nonostante gli sviluppi tecnologici e l’elevato tenore di vita raggiunto, questa
terra resta nostalgicamente radicata al proprio passato di stenti sociali e di
virtù umane.
L’elemento emergente è quello di una psicologia collettiva che
collega in valore unitario le esperienze, le condizioni, i rapporti dell’antico
paese fondati sulla base di una vitale religiosità.
La visione dello scrittore abbraccia con passione filiale tutta
una serie di eventi particolari: lieti o tristi nella loro quotidianità.
Sono squarci realistici e poetici espressi in un linguaggio
originale, incarnato nelle figure e nelle immagini di un paese ormai scomparso,
ma vivo e presente nella fedeltà di chi lo rievoca e lo rimpiange.
|