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“Le donne che fecero l’impresa”
Ospiti al CostArena

Forse non se ne sono mai andate
le autrici di “Le donne che fecero l’impresa – Nessun pensiero è mai troppo
grande” (Ed. del Loggione 2016). Donne che parlano di altre donne, di queste
leggono le biografie, immaginano il non detto e lo inseriscono nei loro percorsi
di vita, quello di imprenditrici divenute tali in tempi in cui, in genere, ben
altre erano le attività loro concesse dalla mentalità, usi e costumi del primo
dopoguerra.
L’antologia, presentata per la
prima volta alla Libreria Ambasciatori nel marzo del 2016, continua a destare
curiosità e interesse, così loro ogni tanto si ripropongono anche in altre città
d’Italia e a Bologna, da dove, appunto, sono partite e sono di casa. Piacevole
sorpresa ritrovarle, martedì 30 gennaio 2018, al “Centro Culturale CostArena”
di via Azzo Gardino, 48 a Bologna. Già perché la curiosità verso questa
antologia, un po’ particolare, è sempre vivissima e gli inviti a presentarla,
anche in altre regioni, sono frequenti. Durante quest’ultimo appuntamento, per
ora, le autrici presenti ne hanno parlato con Raffaele Riccio, docente in
un liceo e noto storiografo, che le ha coinvolte in un dialogo dove il
fantastico dei loro testi andava ad inserirsi nella coinvolgente conoscenza del
contesto storico, artigianale, culturale e quant’altro.
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da sx: Cristina Orlandi,
Alba Piolanti,
Lorena Lusetti, Raffaele Riccio,
Katia Brentani,
Fosca Andraghetti. |
Sfaccettature nuove, dunque, del
resto ogni presentazione non è mai uguale perché emergono particolari diversi e
in precedenza non commentati; si trasformano così in nuovi spunti di
discussione.
Anche in questo Raffaele
Riccio ha saputo cogliere aspetti sociali, il legame con l’artigianato, la
professionalità e il coraggio di queste donne nel portare avanti attività in
qualche modo ereditate o ideate partendo dalle loro piccole realtà.
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da sx: Raffaele Riccio,
Katia Brentani,
Fosca Andraghetti. |
Una esperienza importante per le
autrici capaci di mettersi in discussione per raccontare e riuscire a coniugare,
più che credibilmente, fantasia e realtà; sfaccettature di questi narrati
emergono, diversi e/o quasi simili, ogni volta che ne parlano.
Presenti Katia Brentani,
anche lei “imprenditrice” in quanto titolare della casa editrice che ha
pubblicato l’antologia oltre ad essere ideatrice e curatrice della collana, qui
propone la delicata storia di Stella Pedrazzi “fondatrice del famoso
pane-pastificio che perpetua e diffonde nel mondo la gloria dei perfetti
tortellini”; Lorena Lusetti preziosa collaboratrice di Katia, narra
di Giulia Fontanesi Maramotti che creò una scuola di taglio e confezione
insegnando a disegnare i modelli e ad eseguirli; Cristina Orlandi che,
nel raccontare delle sorelle Fontana, inserisce il delizioso episodio
dell’abito che Audrey Hepburn, mancata sposa, lasciò a disposizione
presso l’atelier Fontana affinché fosse donato ad una giovane senza mezzi;
da due punti di vista diversi partono le storie di Fosca Andraghetti
e di Alba Piolanti che portano alla luce
Ada Masotti, la bustaia
bolognese dal cui laboratorio nacque “La Perla”, marchio divenuto famosa
in tutto il mondo per la produzione di biancheria intima.
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Lorena Lusetti e
Raffaele Riccio.
da sx: Debora Pometti e
Romano Romani. |
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Sono alcune delle storie che
portano alla luce donne i cui nomi, nonostante la loro capacità di
imprenditrici, restano spesso nell’ombra.
A rendere più piacevole questa
serata, ha contribuito Debora Pometti che, con la consueta bravura
interpretativa, ha letto alcuni brani accompagnata da Romano Romani che
dispone di una altrettanto capacità musicale.
Detto questo, credo che sia
naturale inviare, idealmente, un grazie enorme a queste imprenditrici e alle
autrici che le hanno riportato alla ribalta.
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