Le scelte di Erica
Zone a
traffico limitato, strade “ricche” di lavori in corso, cumuli di neve sparsi un
po’ ovunque, ma sabato 11 febbraio 2015, poco prima delle 17.00, c’erano persone
erano già in attesa della presentazione davanti alla Libreria Coop di Via
Marco Polo a Bologna. Le copertine di “Le scelte di Erica”, di
Mariel Sandrolini, tappezzano le vetrine nella riedizione della Edizioni
Damster. Un bell'effetto e anche un modo diverso di proporre un libro.
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Fosca Andraghetti.
Mariel Sandrolini e
Fosca Andraghetti. |
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Le
statistiche riferiscono con frequenza che in Italia si legge poco, ma questa
sera qualcuno ha sfidato gli ultimi attacchi della bufera, che ha messo in tilt
la circolazione, attratto dalla scrittura di Mariel Sandrolini il cui
livello stilistico è notevole.
La storia
raccontata in questo libro ha un suo fascino, un sua collocazione ambientale e
temporale curata e precisa. Ci sono inoltre il richiamo dell’avventura, la
passione o meglio le passioni che accompagnano la vita della giovane e
coraggiosa protagonista che sembra non arrestarsi davanti a nulla. È bellissima
Erica, dotata di una intelligenza particolarmente acuta e intuitiva, doti che,
aggiunte ad una buona memoria e altrettanta capacità di apprendimento, le
consentiranno di uscire da situazioni difficili e drammatiche e di raggiungere
una ricchezza importante.
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Mariel Sandrolini e Fosca
Andraghetti.
Amici e simpatizzanti. |
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Fosca
Andraghetti
riassume
in breve il contenuto del libro, manifestando il suo apprezzamento per
l’accurata documentazione che l’autrice ha espresso nella descrizione dei
“mestieri” svolti dalla protagonista durante il suo cammino.
Tratto da
una storia realmente accaduta, immersa in una bella finzione letteraria, la
trama si snoda attraverso l’Italia; Erica, da un piccolo paese dell’Appennino
emiliano, per seguire l’uomo della sua vita va a vivere al sud inserendosi nel
nuovo ambiente nel pieno rispetto delle usanze e dei ruoli famigliari.
In
precedenza, le vicissitudini di cui è stata protagonista l’hanno portata nel
vercellese come mondina e poi ad accudire i cavalli. Esperienze che, unite agli
studi che in qualche modo è riuscita a coltivare, le sono servite a realizzare i
suoi sogni di quando era guardiana di pecore e aveva un cane come unica
compagnia.
Gli
uomini che l’hanno amata, le passioni travolgenti, gli affetti delle famiglie di
cui ha fatto parte come figlia e poi come moglie e madre, le amicizie ricche di
dedizione e di calore l’accompagnano in questi sessant’anni raccontati in un
linguaggio scorrevole e accattivante.
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Mariel Sandrolini.
da sx Sergio Ducci,
Fosca
Andraghetti, Mariel Sandrolini |
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Molti
sono gli argomenti trattati: la ripresa di un paese che dopo una guerra
disastrosa è tutto da ricostruire, la mescolanza tra popolazioni della stessa
nazione ma diverse per cultura, per la condizione e l’integrazione femminile di
cui, si può dire, la protagonista è un’antesignana.
Insomma,
un bel libro proposto in una cornice particolare, con persone sedute e
intabarrate, e altre, vestite allo stesso modo, che si sono fermate ad ascoltare
con le borse della spesa posate ai piedi, immemori dell’ora di cena già
scattata.
Del
resto, la buona scrittura può fare anche questo; Mariel Sandrolini è
anche un’autrice piuttosto nota nel panorama bolognese. Ha al suo attivo diverse
modalità di scrittura che vanno dalla narrativa, alla poesie e al noir nella
figura del Commissario Marra del quale ci parlerà ancora presto.
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