Il Festival del Jazz che si tiene a Vicenza e che raggiunge
quest'anno la sua 16a stagione, si propone ormai da qualche anno come evento da
non perdere. La città palladiana, il cui centro storico è sito Unesco, si anima
e si colora di una moltitudine di visitatori attratti dalla stessa,
irresistibile passione per il Jazz.

Grazie al patrocinio del Comune e lo sponsor Mercedes-Benz
Trivellato Vicenza, il festival si snoda per teatri e locali della città: dagli
spazi più prestigiosi, come il rinascimentale Teatro Olimpico, capolavoro
palladiano del 1580, e il nuovo Teatro Comunale, ma prosegue con una serie di
concerti collaterali in vari locali del centro storico.

L'edizione 2011 ha preso avvio venerdì 6 maggio 2011 all'Olimpico con un
concerto inaugurale dedicato a Nino Rota, doveroso omaggio al grande compositore
nel centenario della sua nascita.

Grande evento gratuito che ha richiama il grande pubblico
nel pubblico salotto di Piazza dei Signori, di fianco alla Basilica Palladiana,
è stato il concerto di Roy Paci con gli
Aretuska. Gli spettatori
si sono lasciati trasportare nello spirito del festival jazz attraverso
contaminazioni come ad esempio lo ska.
Domenica 8 maggio, nel concetto dell'alternanza, Uri Caine
Ensemble “Mahler Re-visited” ci hanno trasportato in un
riassemblaggio-fusione con la musica classica di Mahler, mentre il trio
Joe Locke (vibrafono), Rosario Giuliani (sax),
Dado Moroni (piano)
hanno elettrizzato gli animi dei più sensibili alla combinazione stravagante tra
vibrafono, sax e piano.
L'interpretazione della giapponese Hiromi & Orchestra
del Teatro Olimpico, è stata la più ritmata e stravolgente, anche se ad onor del
vero la più distante dal jazz classico.
Il direttore artistico Riccardo Brazzale, al quale bisogna
fare un plauso per le coraggiose scelte, ha definito l'artista “quasi
incontrollabile”! In effetti l'energia prodotta da questa minuta pianista ha
mosso gli animi di molti.
Proseguendo tra le vocalità, il festival lascia carta
bianca ad un’artista simbolo della scena jazzistica italiana
Maria Pia De
Vito che ha sempre mantenuto una forte legame con la tradizione partenopea,
ma allo stesso modo si è spinta senza riserve fino all’espressività estrema del
Free Jazz e dell’avanguardia sperimentale tipicamente nordeuropea.
Per concludere la settimana i Martux “About a Silent
Way ”Miroslav Vitous “Remembering Weather Report" concerto tenutosi al teatro
comunale di base elettronica e Paolo Fresu,
Daniele di Bonaventura
e Coro A Filetta hanno splendidamente chiuso la rassegna.
Da menzionare anche il fuori programma il 18 Maggio presso
il chiostro di S. Corona - Panic Jazz Caffè Trivellato: altro trio quello dei
Joshua Redman ha fatto assaporare i ritmi jazz ed accompagnando il pubblico
con uno splendido concerto di chiusura festival.

Un plauso per l'organizzazione va al direttore artistico
del festival, Riccardo Brazzale, che grazie al contributo del Comune di Vicenza
e dello sponsor Mercedez-Benz Trivellato, ha saputo regalare anche quest'anno
grandi emozioni.
L'appuntamento è per la prossima stagione: il 2012 vedrà
protagonista l'est europeo. |