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Antica Salumeria del Borgo
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Ilaria Bucchioni con il libro di Gianni Rodari. |
“Filastrocche in cielo e terra” di Gianni Rodari. |
……
Per esser liberal
(salvo mi sia)
ci vuol testa, e
la testa è una gran noia,
perché la testa
dà malinconia;
e per la testa si
rischian le cuoia,
e dalle funi di
Vossignoria
si va (con
reverenza) in man del boia.
……
……
Dunque che
scrupolo
ti salta in testa
di far la
stitica,
di far l'onesta?
Pensare all'anima
è una chimera:
Nina, ramméntati,
viene il cholèra.
……
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Ilaria Bucchioni |
Gianni Calamassi. |
Ha letto quindi brani di autori di Liberarte, di cui riporto alcuni stralci:
Perdersi a Victoria Station - di Giovanna Chellini
……
Che peccato!!! Eri proprio inglese…
Perdersi
a Victoria Station,
in una calda mattina di luglio,
senza, mai più ritrovarsi!
Capriole di parole - di Roberta Bagnoli
Volteggiano leggere le parole
come bolle di sapone colorate,
appena tenti di afferrarle
si sciolgono umide fra le dita.
……
Ode alla Tramvia – di Gianni Calamassi
Ferrigna
la torre della Serpe
guarda
lontano mentre
sferraglia in curva la tranvia.
Bianche
siepi fiorite
fiancheggiano il viale
lustrato
dalla pioggia.
Due
leonesse grigie
di pietra
arcigna
sorvegliano i passanti.
……
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Gianni Calamassi legge. |
Successivamente per coinvolgere tutti i presenti, in accordo con Ilaria Bucchioni, si è dato vita alla recita del “Dies irae” di Giuseppe Giusti, recitandola in modo che il terzo verso di ogni strofa venisse recitato dal pubblico, sulla falsariga di un canto Gregoriano, spiritosa la riuscita di questo teatrino improvvisato.
Dies Irae
Dies irae!
è morto Cecco;
gli è venuto il
tiro secco;
ci levò
l'incomodo. (recitato dal pubblico)
Un ribelle mal di
petto
te lo messe al
cataletto:
sia laudato il
medico. (recitato dal pubblico)
È di moda: fino
il male
la pretende a
liberale:
vanità del
secolo! (recitato dal pubblico)
……
Prima di andare a gustare le prelibatezze che gli amici titolari dell’Antica Salumeria del Borgo, Gianni Calamassi ha letto l’acrostico di Graziella Bencini:
Antica Salumeria del Borgo
……
L’armonia intorno era
festosa ma
Un pensiero stava su ogni
cosa
Si mangeran davvero queste
cose buone?
Evviva, qualcuno arriva
con vassoi
Strapieni di ricche
pietanze,
apprezzate da applausi
scroscianti
Inebriati da tanto profumo
Aspettiamo di riempir le
mostre pance,
tenute a digiuno.
In effetti la cena non ha lasciato dubbi: i nostri ospiti ce ne hanno confezionata una degna di questo nome e della loro ospitalità: genuina, gustosa e quello che non guasta più che abbondante, che anche pance digiune, non sono riuscite a spolverare tutto!
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Parte del pubblico, |
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articolo |
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