| |
All’insegna della bellezza
Concorso Internazione
“Le Grazie – Porto Venere La Baia dell’Arte”
6a Edizione 2018

Rasserenante la
visione paesaggistica di Baia delle Grazie, distesa dolcemente lungo il mare
rientrante nello spazio abitato dalle Grazie, definito intorno da lontani
profili montani che la rendono simile ad un lago. E bella la location
dell’albergo lungo una passeggiata marina di palme. Suggestiva dall’altro lato
del lago-mare la chiesetta di san Pietro con il Monastero quattrocentesco degli
Olivetani nel cui refettorio, domenica 7 ottobre 2018, si svolge la cerimonia di premiazione del
Concorso Internazionale “Le Grazie – Porto Venere La Baia dell’Arte”, 6a
edizione 2018, all’insegna della bellezza realizzata anche dalla perfetta
organizzazione del tutto orchestrato da Annarosa Lajoyé Dosi.
 |
Tavolo della giuria. |
L’apertura della
cerimonia infatti vede la premiazione con il “Premio Porto Venere alla Carriera”
al Maestro di Cinema Giuseppe Piccioni, pluripremiato in Italia e all’estero,
per la sua prestigiosa opera di valore artistico che è sempre inno al Bello.
Fanno da cornice i felici stacchi musicali degli archi di tre giovani e sublime
è pure l’atmosfera densa di cultura avvertita negli interventi dei membri della
giuria, in particolare del presidente Giuseppe Benelli, già fondatore del Premio
Bancarella. Nell’insieme un’esaltazione della bellezza della parola. Sempre
elevato il registro della conduzione con lettura delle poesie, delle motivazioni
precise e meditate. Maria Luisa Daniele Toffanin
e il coautore
Massimo Toffanin, ricevendo
il primo premio per La grande storia in minute lettere, apprezzano il
pathos della conduttrice che parla dei protagonisti del romanzo epistolare come
di persone riportate alla vita dall’opera, quasi lì presenti nella sala.
Commovente la sua partecipazione come di chi ha veramente capito, meditato il
libro e fatto suo nelle sue varie parti. E qui piace riportare la motivazione
scritta da Patrizia Fiaschi, membro della giuria:
 |
Intervento di
Maria Luisa Daniele Toffanin.
Il pubblico presente in sala. |
 |
“La grande storia in minute lettere” è un romanzo storico epistolare che
ricostruisce, su base documentale, un periodo molto importante e drammatico
della nostra storia, raccontato dalla voce di chi la guerra l’ha combattuta e
vissuta, non solo progettata dietro le quinte al riparo dalle artiglierie, dal
freddo, dalla disperazione. Un libro che ha il merito di proporre, con spirito
di osservazione e minuzia di descrizione il dramma, il dolore e la sofferenza
umana che i libri scolastici solitamente ignorano. Uno stralcio di vita lungo
dieci anni che prende luce attraverso lo sguardo di Gino, giovane internato
militare italiano, testimone e a suo modo piccolo ed esemplare protagonista di
momenti drammatici del periodo prebellico e bellico della grande guerra, e della
sua sposa Lia che lo accompagnerà passo passo nel suo difficile percorso grazie
ad una fitta corrispondenza, unica possibilità concessa a conforto delle misere
esistenze coinvolte nella guerra. La scrittura e la struttura narrativa
assecondano pienamente lo spirito di quest’opera: il linguaggio delle lettere si
intreccia tra speranza e disincanto, tra solitudine, tenerezza e solidarietà.
Sono presenti note esplicative e immagini fotografiche che coinvolgono il
lettore e rendono l’opera assolutamente realistica. Un romanzo con riferimenti
storici precisi scritto perché chi legge possa conoscere, comprendere e non
dimenticare.
L’autrice alla fine
ringrazia il coautore, per la sua valida ricostruzione storica della
seconda guerra mondiale, per il bell’incastro delle lettere da lei poi
commentate psicologicamente e inserite nel contesto con la memoria del proprio
vissuto. L’autrice dedica il premio a Gino e Lia, i suoi genitori protagonisti
del romanzo che con i loro valori hanno guidato la sua esistenza. Ricorda anche
due cari amici liguri, Sirio Guerrieri e
Anna Magnavacca, il cui spessore umano
e culturale rimarranno per sempre nella memoria. A questo i presenti hanno
applaudito.
 |
Intrattenimento musicale. |
Si conclude così la
cerimonia del premio iniziata con un bel momento conviviale nell’albergo La
Baia che ha ospitato i vincitori. Gradita anche in questa occasione la
presenza dei cognati Paolo e Grazia che hanno condiviso l’emozione del momento e
apprezzato l’elevata atmosfera culturale consona alla bellezza dei luoghi.
| |
 |
articolo |
 |
ultimi articoli |
|