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L'ultimo libro di
Antonio Capuzzo
presentato a Vicenza |
Alla Galleria Celeste di Vicenza si è svolta la presentazione del
libro Come in sogno – Viaggio di Cristo nell’oltretomba di
Antonio Capuzzo, sabato 15 marzo 2014 alle ore 18.30. La novità dell’evento è che il
testo è stato ridotto a rappresentazione teatrale con recitazione dell’attore
regista Loris Rampazzo e interventi musicali al violoncello di
Andrea Marcolin.
I due giovani artisti hanno, con grande passione e professionalità, caricato i
versi di vibranti emozioni. E viva è stata la partecipazione del pubblico. Il
poemetto è stato presentato nei suoi tre quadri da Maria Luisa Daniele Toffanin
che, dopo aver introdotto le note biobibliografiche dell’autore, ha così
sintetizzato il contenuto di Come in sogno: “…consiste
in un poemetto in versi sciolti in cui Antonio Capuzzo fa parlare il
protagonista Gesù Cristo in prima persona della sua crocifissione, del suo
distacco e discesa agli inferi e risurrezione. Tre quadri attraversati da
suggestioni diverse derivate da ricordi dell’infanzia, dal vangelo apocrifo di
Nicodemo, dalla cultura orientale e classica, in cui ognuno può ritrovare però
se stesso in una reinterpretazione personale del testo, come ben afferma
Selim
Tietto, poeta di formazione teologica, nelle sue note critiche. Ormai scomparso
lo ricordiamo ora con affettuosa amicizia.
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Maria Luisa Daniele Toffanin nel corso della presentazione
del poemetto di Antonio Capuzzo. |
Il titolo già evidenzia
questo: la similitudine Come in sogno ci apre, così sottolinea anche la
prefatrice Chiara Magaraggia, a diversi esiti: il sogno di Cristo o dell’autore,
o di noi lettori/spettatori ? Il viaggio di Cristo nell’oltretomba (sottotitolo) ci riconduce a temi già preannunciati caratteristici della cultura
orientale, ma a noi più noti in Omero, in Virgilio e in Dante, tanto per citare
i maggiori, con finalità simili o diverse. Ma il senso di questo nostro viaggio
nella sua funzione salvifica è da ricercare approfonditamente attraverso
l’analisi dei tre quadri che costituiscono il poemetto in cui a mio avviso
ritornano come motivi conduttori l’umanità e la divinità di Cristo e il suo
messaggio d’amore che consiste nell’importanza dell’ incontro con l’altro.
La copertina riporta I
luoghi di Emmaus, opera di Bruno Gorlato esposta in questa mostra.
Alla fine la conduttrice ha ringraziato Capuzzo
perché dalla lettura di questo poemetto ha avvertito il viaggio come invito
anche a ritornare sui propri passi, fino alla caverna dell’inconscio, per
riportare alla luce le ombre e purificare gli errori in una catarsi dello
spirito. E anche per una conversione del cuore, come ha detto papa Francesco
all’inizio della Quaresima, in un cammino insieme agli altri sorretto da una
visione appunto universale delle cose come quella di Gesù in questo viaggio
nell’oltretomba, in cui ha riscattato tutti gli uomini dal peccato. Con alcuni
interventi da parte dell’autore si è concluso questo particolare spettacolo ben
inserito nell’atmosfera quaresimale.
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