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Roberta Degl'Innocenti e Anna Maria Guidi
con la loro poesia alla Libreria Martelli di Firenze

Un pomeriggio al femminile, venerdì 13 aprile 2007 alla prestigiosa Libreria Martelli in Firenze, ideato e condotto dalla scrittrici fiorentine Roberta Degl’Innocenti e Anna Maria Guidi.

Attraverso un percorso di testimonianze e letture le due scrittrici hanno proposto al pubblico otto ideali capitoli di letture nell’intento di condurre all’unisono, seppure con forme e stili diversi, un comune percorso scandito dalla parola scritta dei loro ultimi lavori poetici: Un vestito di niente (Edizioni del Leone) di Roberta Degl’Innocenti e In transito (Polistampa) di Anna Maria Guidi.

 

Roberta Degl'Innocenti e Anna Maria Guidi
alla Libreria Martelli di Firenze

Anna Maria Guidi ha introdotto la serata con una ouvertour minima spiegando il senso e l’anima che hanno indotto le due scrittrici a questo insolito e originale proponimento ed iniziando con la presentazione del libro Un vestito di niente di Roberta Degl’Innocenti: "[…] Sorgivamente sofferta, scavata, accudita, accarezzata e offerta con l’ardita, palpitante, fiera tenerezza di un tenace papavero che oppone ardenti i suoi vermigli petali all’ingiuria del vento, Roberta Degl’Innocenti declina e riconferma in quest’ ultimo, recente viaggio dentro la poesia, la ossimorica resistenza nell’abbandono al privilegio/condanna di un inerme, eppur guerriero supplemento d’anima: anima abbigliata dall’arcobaleno di tutti i suoi multanimi colori nell’abbaglio libertario della fuga verso il rifugio in quell’ unico, suo saliente (e dolente) “colore di donna”. Donna nomade e temeraria, Roberta Degl’Innocenti con l’inchiostro vivo delle emozioni tempera e affonda ora la penna nelle platee più profonde del suo sentire, aspirando per respirare, e mordendo per gustare, il sale dolcissimo della vertigine vitale nell’ansiosa, silenziosa, solitaria, appassionata, adesiva complicità che risponde con la consapevolezza dell’intuizione ad ogni pulsivo ed intensivo richiamo di quelle emozioni, sempre colte ed accolte come fiori, da sbocciare senza meditare, fra le dita ingorde della mente: fragile voluttà sfiorata e intrattenuta nella sensitiva sorveglianza che affida alla innocenza della sublimazione lo stupore di una sottesa, e sedotta, urgente e seducente sensualità, soavemente affilata come le unghie rosse delle sue dita, appoggiate sulle morbide note della sinuosa melodia testuale a seguitarne intrigante la sotterranea trasparenza modale e tonale, accordata e avvinta, nella ‘presa diretta’ di tutte le sue intime urgenze e confliggenze, con la caleidoscopica materia profusa nell’accarnato offertorio dell’ esistere. di parole “fuori codice”, “solitudine di pietra”, “lussuria di rosa” cui, lorcanamente, i desideri nascono dalle spine ed a cui “tutto è permesso,/ anche la bestemmia” …[…]". Anna Maria Guidi ha concluso poi la sua vibrante e appassionata presentazione con l’unanime consenso del pubblico.

Subito dopo Roberta Degl’Innocenti ha parlato del libro In transito di Anna Maria Guidi: "[…] …Inizio partendo da una citazione di J.L. Borges che Giorgio Luti ricorda nella prima pagina della prefazione al libro: Vivere è un/sentiero futuro/già trascorso./Niente ci dice addio,/Niente, niente ci lascia. “In transito” è esemplarmente espresso in queste parole, già dalla titolazione del libro, emergono la provvisorietà della vita, le sue incertezze. "Niente appare definitivo". La vita è misteriosa e inafferrabile, lo sguardo nel quale Anna Maria si perde in un recupero-ricordo dell’infanzia – o delle figure che hanno accompagnato la sua esistenza – fa parte di questo puzzle che compone, anch’esso, un presente già passato. Tutto è scomponibile ed allo stesso modo ricomponibile …[…]". Proseguendo, con il tono amichevole e accattivante che ha contraddistinto la serata Roberta Degl’Innocenti ha ricordato il testo che indica il compleanno della Guidi: Il 17 marzo, nell’anno della Tigre, poi però, ed è importante, lei vive da cerbiatta. E le si addice per la grazia, per la leggerezza che la contraddistingue. Inizia già quella che lei chiamerà “Ambita alterità”.

La Degl’Innocenti ha continuato entrando nel merito delle varie sezioni del libro, dei testi, ecc, così terminando: "[…] Prima di avviarmi alla conclusione di questo breve flash, che ho espresso sul libro, cito un testo importante: “Il battesimo”, dedicato a Livia e Mario, i genitori… […] … questo viaggio simbolico che l’autrice ha percorso a ritroso, questi frammenti di vita, nomi, pensieri, attimi condivisi, "astuzie e ritrosie" ricompongono una maturità sofferta e contrastata. La consapevolezza del vizio di un viaggio a volte scomodo, effimero transito di dubbi, convenzioni contraddette, in una crescita che Luti dice provvisoria (mai conclusa). Anna Maria si ferma, o per meglio dire sosta, nel ritorno al passato-presente dove Livia e Mario sono “il passo incerto della sua memoria”. Ed ancora: "[…] … L’ultima poesia del libro è ancora grido, una richiesta fatta con toni quasi perentori. Anna Maria invita, vuole, "reclama" ascolto e giustificazioni allo scavo interiore che ci ha regalato con versi a volte drammatici, indulgenti o giocosi (mai banali). Attraverso il labirinto dei pensieri che hanno transitato la sua mente l’interrogazione a Dio ci appare conclusiva. Attenzione: solo fino alla prossima volta. Fino a che i fogli stropicciati, magari nascosti in un cassetto, reduci da un viaggio frettoloso nella borsetta, prenderanno forma e vigore. Per condurci verso altri sentieri. Ancora in poesia, ancora una volta con emozione… […]".

   

Roberta Degl'Innocenti mentre commenta la poesia di Anna Maria Guidi.

Anna Maria Guidi mentre commenta la poesia di Roberta Degl'Innocenti.

Nuovamente applausi e consensi hanno salutato le parole della Degl’Innocenti da parte di un pubblico davvero attento. A questo punto è iniziato il recital, condotto sui capitoli di lettura, così ideati: Segno e sogno — Erotismo e amore — Percorsi e fughe — In-fedeli contraddizioni — Presenza e memoria — Il me e l'altro — Decantati incanti — Di sensi e d'anima.

Le due poetesse si sono avvicendate al microfono fino al termine della serata, particolarmente gradita dal pubblico. Fra i presenti poeti, scrittori, pittori e operatori culturali, nonché il pubblico della libreria attratto dalle voci e dai testi delle poetesse. Notizie dell’evento sono apparse sui quotidiani La Repubblica e La Nazione.

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