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Incontro con Anna Bellini
la magia della scrittura

Sabato 24 marzo 2012 alle ore 16.30 si è svolto presso il Caffè Storico Letterario Giubbe Rosse, in Piazza della Repubblica a Firenze, l'Incontro con Anna Bellini La magia della scrittura. L’evento era organizzato e promosso dalla scrittrice fiorentina Roberta Degl’Innocenti che ha presentato il libro insieme a Roberto Cellini, Presidente del Centro d’Arte Modigliani.

da sx: Fausto Merlotti (Presidente del Consiglio comunale di Scandicci, Firenze), Roberto Cellini (Presidente del Centro d'Arte Modigliani), l'autrice Anna Bellini e Roberta Degl'Innocenti presentatrice del libro

Una breve biografia di Anna Bellini:

Anna Bellini è nata a Verona dove vive e lavora. Scrittrice e pittrice si è occupata di teatro recitando in Italia e all’estero dalle commedie classiche al cabaret. Scrive libri per ragazzi adottati nelle scuole come testi di narrativa, romanzi per adulti, raccolte di poesie. Tante e importanti le mostre personali di pittura e di libri pubblicati. È socia del Centro d’Arte Modigliani. Queste sono le sue pubblicazioni. Narrativa ragazzi: La casa del monte dei Santi, Il colore dei nomi, Anni e il mistero delle uova di gelsomino, Le avventure di una strega madrina. Narrativa: Chebba e ritorno, Breviario ferroviario. Poesia: Amare Picasso, A tempo di blues, Acqua Terra Fuoco.

Roberta Degl’Innocenti ha poi iniziato il suo intervento parlando dell’occasione nella quale si erano conosciute: una mostra di pittura a Firenze e la presentazione del libro Il colore dei nomi, libro per il quale la Degl’Innocenti scrisse una recensione (leggibile su Literary), entrando brevemente poi nel merito del libro e dei personaggi, alcuni esilaranti come il virus del computer: …(…)… “La creatura se ne stava rintanata sul fondo: era grassa, pelosa e di un bel color giallo ocra a disegni verde pisello, a metà tra un bruco e un ragno”….(…)… Più di ogni cosa, però, sorprende, l’associazione dei colori ai nomi che rappresenta il gioco preferito di lena (ad esempio il Giallo che identifica persone luminose, felici) e così via con gli altri colori ai quali vengono associati i nomi …(…)… assai differente l’altro libro di narrativa di Anna Bellini (ma ci sono comunque dei punti di contatto: uno è la fervida immaginazione), già il titolo Breviario ferroviario (Nostalgia d’infinito) ci porta in altri mondi. Il libro è stato pubblicato nel 2011 da Edizioni Open. Un viaggio, tanti viaggi: emozioni, situazioni, una scrittura che si apre a mille differenti considerazioni per poi ricondurci all’inizio del viaggio. Un libro da leggere con coinvolgimento ma sul quale poi tornare indietro per carpirne la suggestione di un istante, la magicità di un luogo o di tanti luoghi. Una vita fatta di tante vite, parole dell’Autrice e di altri autori, tanti luoghi e poeti che paiono abbracciarsi e intrecciano questo libro particolare e coinvolgente. Sul retro della copertina leggiamo:“E’ un viaggio surreale da una città all’altra, fatto di frammenti di libri, considerazioni filosofiche e letterarie, stati d’animo e storie. Ogni parte dà seguito all’altra e rimane autonoma ma c’è una storia che le contiene tutte, sicché alla fine non si possa che ricominciare dall’inizio”. Questa è, in sintesi, la via d’accesso al libro di Anna, la modalità d’approccio con il lettore, la spinta emotiva ad intraprendere il viaggio nella parola. Sappiamo già, leggendo all’inizio del libro, che la scrittura di Anna ci porterà lontano con costante coinvolgimento. Voglio usare le parole dell’autrice, quelle poste all’inizio del libro, tramite la sua nota.

Roberta Degl'Innocenti nel corso della presentazione.

Chiedo scusa a Pessoa. Spero davvero che non me ne voglia, ma quando sono entrata in contatto con lui, letterariamente s’intende, ho capito che era esistito qualcuno come me. Non certo per fama o per grandezza, ché mai mi permetterei, ma in quanto a stranezza o curioso fenomeno della natura, questo sì. Le molteplici identità da lui create, al punto che forse neppure lui riusciva a distinguere dal vero se stesso, mi hanno fatto pensare che fosse possibile.

Possibile una normalità di doppi di noi, anche tripli o quadrupli.

Anna Bellini nel corso del suo intervento.

Una normalità in cui una pare di noi stessi diventi la prevalente in alterni momenti e in ancor più alterne vicende. Mi sono sentita, in un certo senso, giustificata ad essere quella che sono, cioè strana.

Il contabile Soares ha fatto il resto, perché il fascino di questo personaggio, che forse è il più vero dei sosia di Pessoa, mi ha catturata per non lasciarmi neppure ora.

Immobile in una quotidianità statica, perso nei suoi pensieri ci ricorda quanto ciò sia meraviglioso.” …(…)… In questo modo Anna ci indica che percorreremo in un viaggio nelle sue parole dove il treno diventa “mezzo di trasporto e di meditazione. Un viaggio pretesto per ritrovare qualcosa o qualcuno o forse solo per ritrovarsi”. In questo viaggio verso la vita, o le vite e i luoghi, ci accompagna Bernardo Soares, il contabile, indimenticabile eteronimo di Fernando Pessoa. Vorrei chiedere ad Anna la lettura di un passo del libro, mentre io leggo l’incipit di Città di provincia con una poesia di Pessoa: “Sono diventato una figura da libro, una vita letta. Quello che senza volerlo lo sento per poter scrivere di averlo sentito. Quello che penso diventa subito parole, si mescola con immagini che lo disfano, si apre in ritmi che sono un’altra cosa”. Lettura …(…)… Quindi avete sentito la fascinazione di questo libro che è tante storie che si intrecciano nella Lisbona di Soares e nella nostra Firenze alla quale lei dedica il primo racconto del quale leggo l’incipit: “Fluido l’abbandono della giornata termina fra porpore esauste. Nessuno mi dirò chi sono ne saprà chi sono stato”. (Fernando Pessoa). Per la narrativa mi fermo qui.

Fausto Merlotti, Presidente del Consiglio comunale di Scandicci (Firenze)

L'autrice Anna Bellini.

Dopo l’intervento di Roberta Degl’Innocenti è stata la volta dell’autrice che ha spiegato, in maniera interessante e dinamica, come è nato il libro ed ha letto dei brevi passi ed interessato il pubblico con la sua vivacità e competenza. Successivamente è stata data la parola a Fausto Merlotti, Presidente del Consiglio Comunale di Scandicci, intervenuto per festeggiare Anna a Firenze, e Roberto Cellini, Presidente del Centro d’Arte Modigliani, che si era occupato di lei più volte come pittrice. Anna Bellini ha poi concluso con la lettura di alcune poesie dai suoi recenti tre libri.

L'intervento di Anna Balsamo, vice presidente emerita de La Camerata dei Poeti.

Dal pubblico hanno poi preso la parola la poetessa e scrittrice Fiorenza Alderighi e Anna Balsamo, Vice Presidente Emerita de La Camerata dei Poeti. Molti i poeti e pittori presenti nel pubblico fra i quali: Elisabetta Antonangeli, Rosanna Boddi Bronzi, Riccardo Caccia, Danilo Calderani, Flora Gelli, Anna Maria Guarnieri, Giancarlo Ferruggia, Mauro Marzi, Roberto Parlanti, Anna Serrini, Franco Torriti. Servizio fotografico di Cristina Garzone.

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