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 “Enzo”, la beccaccia, quadro premiato al Fiorino.

Mostra di
Stefano Massi

a Montevarchi

 

L'essenziale è invisibile agli occhi

Sabato 8 dicembre 2012 alle ore 17 presso La Taverna degli Artisti, Via Trento n. 72 Montevarchi (Ar) è stata inaugurata la mostra del pittore Stefano Massi L’essenziale è invisibile agli occhi.

L’evento era stato organizzato con molta cura dall’omonima Associazione Culturale Artistica Enogastronomica nella persona del pittore Vincenzo Nasuto.

Interventi di Lia Bronzi, Presidente della Camerata dei Poeti di Firenze e Roberta Degl’Innocenti, giornalista on line della Camerata dei Poeti.

da sx: Roberta Degl'Innocenti, Vincenzo Nasuto e Lia Bronzi.

Un pubblico veramente numeroso e attento si è stretto intorno a Stefano Massi, presentato da Lia Bronzi, curatrice delle opere di Massi e sua presentatrice in varie occasioni. Presente il sindaco di Montevarchi che si è anch’esso espresso su Massi.

Roberta Degl’Innocenti ha ricordato che il titolo, utilizzato dal pittore anche in altre occasioni, fa riferimento al libro Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery ed al suo incontro con il personaggio della Volpe. Da quell’incontro scaturisce la frase stessa del titolo ed il suo significato.

Successivamente ha letto la propria poesia Il sogno della neve, molto in tema, perché parla del 13 dicembre.

Fra le opere presentate da Stefano Massi presente il quadro “Enzo”, la beccaccia, nella rosa dei finalisti al premio “Il Fiorino” di Firenze.

da sx: Roberta Degl'Innocenti, il pittore Stefano Massi, Lia Bronzi, il Sindaco di Montevarchi e Vincenzo Nasuto.

Roberta Degl'Innocenti mentre legge la poesia Il sogno della neve adatta all'imminente clima natalizio.

Grande festa e rinfresco a festeggiare la mostra ed il vicino Natale con un albero molto particolare al centro della sala d’esposizione e un ringraziamento a Vincenzo Nasuto per la cura nell’organizzazione dell’evento.

Di seguito il testo della poesia di Roberta Degl’Innocenti letta per Stefano Massi.

Il sogno della neve

Le ombre della notte sono pigre,
tredici dicembre, il giorno breve.
La luce che bisbiglia con pudore,
Lucia che sogna il sogno della neve.
I fiocchi sono lenti una carezza,
un rito di farfalla dorme il muschio.
La neve quando sogna è desiderio
di mani come rami e seni morbidi,
la veste chiara è ancora una promessa,
sul copriletto annusano i colori.
Il Bianco Luce è nuvola di sguardo,
le foglie si riposano muovendo
nervature, un gemito rotondo sulle ciglia.
La neve sogna e quando sogna sbuffa,
si gira e si rigira nella danza, i piedi
che si posano un palmo dalla terra,
l’esercito degli Elfi in tregua pellegrina,
sono passati un’ora o cento anni.
Tredici dicembre, il giorno breve.
Lucia che sogna il sogno della neve.

Roberta Degl’Innocenti.
I
graffi della luna, Edizioni del Leone, 2012.

L'albero di Natale.

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