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Il sogno dell’Italia unita
(le interviste impossibili)
di
Antonio Romano
“Ogni libro contiene un messaggio” è uno dei
passaggi della relazione che il prof. Raffaele Pinto ha tenuto, sabato 25
febbraio 2012, nella sede del Ce.C.A.M. di Marconia (Matera), dove si è presentata
l’ultima fatica letteraria del prof. Antonio Romano; correlatrice della
serata è stata la prof. Marisa Bruni.
Condividendo pienamente il pensiero del prof.
Pinto, aggiungo che i messaggi contenuti nei libri cambiano il lettore perché,
stimolando il pensiero, suscitano riflessioni che gli fanno guardare con occhi
diversi ciò che gli sta intorno.
La lettura del libro di Antonio Romano ha suscitato
in me una breve riflessione. Riflessione scaturita da una fortuita coincidenza,
da una di quelle coincidenze che avvicinano cose molto lontane e fanno capire
come, a volte, tutto torna e sembra chiudersi in un cerchio dove non c’è né un
inizio né una fine ma solo continuità; mentre leggevo il libro
Il
sogno dell’Italia unita di Antonio Romano mi è capitato, non solo di
ritrovarmi, tanto che, a volte, ho avuto l’impressione di leggere il mio
pensiero, ma di assistere (ed è questa la fortuita coincidenza) una domenica
mattina, alla trasmissione televisiva “A Sua Immagine”.
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da sx: prof.
Raffaele Pinto, Giovanni Di Lena,
prof. Marisa Bruni e l'autore prof.
Antonio Romano. |
Nel corso della trasmissione si è parlato del
convegno organizzato da un Cardinale, di cui non ricordo il nome, che aveva come
titolo Gesù Nostro Contemporaneo: nello studio i vari ospiti si sono
confrontati su questo tema, si sono confrontati, cioè, sulla contemporaneità di
Gesù richiamando e ricordando i valori che Gesù è venuto a portare sulla terra.
Ascoltando i vari interventi mi sono reso conto
che, fino a quando esisterà il mondo, Gesù sarà sempre contemporaneo. I Suoi
valori, infatti, trovano dei validi rappresentanti, che possiamo chiamare anche
interpreti, in ogni epoca, e uno di questi rappresentanti/interpreti è stato,
senza dubbio, Francesco Lomonaco. So che il paragone può sembrare
irriverente perciò preciso subito che dicendo ciò non intendi ridurre il
massaggio evangelico a un semplice insieme di ideali civili e patriottici come
pace, giustizia e libertà, perché il massaggio di Cristo (nella cui esistenza
possiamo credere o meno) comprende e ingloba in se quegli ideali, ma non si
esaurisce in essi e va oltre.
Ciò che intendo dire, quindi, è che Gesù (a
prescindere dall’epoca storica esaminata) è contemporaneo di qualsiasi uomo,
purché questi, nella sua quotidianità, si rifaccia a certi valori e attui
comportamenti che sono la conseguenza di quei valori; dico questo perché credo
che per poter costruire il mondo di cui ci parla Cristo, che è un mondo fatto
soprattutto di fratellanza e nel quale il lupo e l’agnello vivono insieme e in
concordia, si debba passare attraverso la riscoperta e il recupero dei valori
nei quali Lomonaco ha creduto e dei quali Antonio Romano lamenta la perdita
anche nelle nostre piccole comunità, nei nostri paesi, dove, almeno fino a
qualche decennio fa, ne rimaneva traccia.
Concludo dicendo che se decidiamo di impegnarci e
di incamminarci su questa via, indipendentemente dal risultato, di una cosa
possiamo essere certi: di essere in buona compagnia.
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