
Il passato vive nel presente
di Agnese Di Florio
Roberta
Degl’Innocenti
Firenze, 13 Marzo
2013
Mercoledì 13 Marzo 2013, alle ore 16.30, presso l’Auditorium
della Cassa di Risparmio di Firenze in Via Folco Portinari n. 5 a Firenze, si è svolto
l’evento culturale del mese di marzo 2013 che prevedeva la presentazione del
libro di poesie e narrativa Il passato vive nel presente/Uno
sguardo nel tempo di Agnese Di
Florio. A parlare del libro Lia Bronzi, Presidente della Camerata dei Poeti,
conclusioni di Carmelo Consoli e letture di
Andrea Pericoli e Simonetta Lazzerini Di Florio.
 |
La poetessa e artista
Agnese Di Florio. |
Agnese di Florio, protagonista del pomeriggio alla Camerata,
è conosciuta anche come pittrice e per la serata era stata anche allestita una
interessante mostra di suoi quadri.
La lettura d’introduzione è stata fatta per l’occasione dal
poeta Beppe Miceli che ha presentato il suo testo Mimose in Via Calzaiuoli,
dedicato alla donna.
 |
 |
Due opere della poetessa. |
Nel libro di Agnese di Florio si avverte un’assoluta
sincerità d’espressione, il conforto della fede. Le emozioni e le pagine
dedicate alla natura si uniscono ai ricordi in uno scritto di grande
autenticità.
Lia Bronzi ha parlato dei due aspetti dell’autrice
presentata, unendo la parte relativa allo scritto con le immagini sprigionate
dai dipinti. Interessante anche la conclusione di Carmelo Consoli. Il libro è
prefato dal critico Giuseppe Panella del quale riportiamo un pensiero:
 |
 |
Beppe Miceli legge “Mimose in Via
Calzaiuoli”. |
Simonetta Lazzerini Di Florio. |
Anna Maria Guidi. |
 |
“La tensione poetica del libro
di Agnese non è tutta intesa al culto della nostalgia, delle aspirazioni che non
sarebbero diventate realtà o che, una volta messe in atto, sarebbero state -
come sovente accade - tutt’altra cosa, deludendo chi le aveva realizzate con
tanta fatica. Se la felicità degli anni dell’infanzia era una
“felicità fatta di niente”,
ma tanto intensa da stamparsi indebite nella mente e nel cuore, “un’eredità
da amministrare bene” (scrive Agnese), è perché ad essa non si doveva nulla
in cambio: era così e basta, senza doverla chiedere né negoziare, senza doverla
riscattare con la sofferenza e la cognizione del dolore, senza doverne rendere
conto a nessuno”.
 |
Lia Bronzi
(a destra) nel corso del suo intervento di presentazione, |
Al termine del pomeriggio molto gradevole e vario, al quale
hanno partecipato diverse persone, sono intervenute dal pubblico con le loro
testimonianze le poetesse Roberta Degl’Innocenti,
Anna Maria Guidi e lo
scultore Franco Cappellini.
|