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Giancarlo Micheli
Elegia provinciale
e una storia di Giacomo Puccini
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Maria Grazia Carraroli
Firenze, Libreria Seeber – 2 aprile 2008
Il romanzo Elegia
provinciale (Mauro Baroni editore, 2007) di Giancarlo Micheli giunge con
puntualità nel tempo delle celebrazioni in programma quest'anno a
centocinquant'anni dalla nascita di Giacomo Puccini, il grande compositore di
opere immortali. Una musica sublime, la sua, quella di un genio, la cui umanità
non era sempre coerente con la fedeltà coniugale. Si dice, infatti, che le
protagoniste dei suoi melodrammi portassero in qualche modo le tracce emotive
lasciate dalla passione per le donne via via amate dal Maestro. Ma forse sono
solo dicerie... E' indubitabile il fatto che pochi musicisti hanno saputo
tratteggiare così magistralmente come ha fatto Puccini i contorni e i caratteri
delle sue eroine, restituendole a noi con tutta la sensibilità, la freschezza e
la vitalità del "femminile" che la sua musica ha interpretato in maniera
sublime, eternandolo. Fra le protagoniste delle opere di Puccini nel romanzo di
Micheli si fa riferimento a Minnie de La fanciulla del West, opera
durante la cui composizione successe il luttuoso evento scelto dall'Autore per
descrivere l'età pucciniana, età di passaggio, in bilico tra il ristretto
sguardo d'una provincia profonda e il fermento culturale e sociale di un nuovo
mondo che stava nascendo.
Micheli sottolinea con la
sua scrittura tale momento di crisi e di crescita contaminando il linguaggio che
dal vernacolo passa all'eloquio colto con frequenti, ampie citazioni in greco e
in latino, uscendo spesso dai confini nazionali con intrusioni di parole e frasi
straniere.
Del fatto, del suicidio
della Doria che serviva in casa Puccini l'Autore scrive attenendosi fedelmente
ai fatti, fatti che il regista Paolo Benvenuti sta prendendo in considerazione
per girare il suo prossimo film. Argomento interessante, quindi, quello del
romanzo di Micheli che però non ha voluto soltanto riprodurre un fatto di
cronaca doloroso, ma farci percepire il sapore di un'epoca trascorsa da non
molto, eppure così diversa e lontana da noi per abitudini e mentalità . Lo fa da
scrittore molto attento alla dimensione storica che fa da contorno e da supporto
agli eventi narrati.
A parlarci del libro,
presentato alla Biblioteca Statale di Lucca nel marzo scorso, in occasione della
recente festa della
donna, è stato Giuseppe Cordoni, poeta e critico d'arte.
Ha dato lettura di alcuni
brani del romanzo Paola Lazzari attrice teatrale, autrice e regista.
A conclusione della mia
nota, con il permesso dell'Autore, desidero condividervi la dedica che Giancarlo
Micheli ha scritto a pagina 8 del romanzo:
"A Paola, e a tutti gli
amici che mi hanno salvato giorno per giorno"
L'ho sentita molto vicina
a me. Credo, con l'Autore, che tutti noi abbiamo bisogno di essere salvati
giorno per giorno.
Anche la Dorina, la
protagonista del romanzo poteva essere salvata....
A volte ( io dico: sempre!
) una parola basta, un piccolo gesto basta.
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