Da questa mattina [23 maggio 2015] parte la celebrazione di un affascinante luminare della
gastronomia, Livio Cerini di Castegnate: convegni, mostre e
menù dedicati a questo collezionista e scrittore che ha lasciato una
grande eredità.
Si inizia oggi nella Biblioteca Mario Rostoni della LIUC – Università
Cattaneo di Castellanza (Varese) alle ore 9.30 con l’incontro
La cucina
italiana fra ricerca storica e avanguardia, cui partecipano Accademia
Italiana della Cucina ed Euro-Toques International, oltre a rappresentanti
dell’amministrazione comunale.
Al centro Wilma
Minotti Cerini.
Il video di questo primo incontro.
Livio Cerini di Castegnate è nato proprio a Castellanza nel 1918: l’esempio
del padre Leonardo lo ha condotto a una laurea in Chimica Industriale e alle
attività di industriale e inventore. Volendo anche la passione
culinaria è scaturita per merito del genitore, quando portava il giovane Livio
per mare e gli cucinava davanti il pescato alla maniera dei marinai.
Roberta Cerini
Baj, la figlia di Livio Cerini di Castegnate e
Wilma Minotti Cerini, la moglie.
Passione che lungo i novantaquattro anni della sua vita lo ha condotto a
creare una grande collezione di preziosi menu storici, oggi
custodita dall’Academia Barilla.
Ma soprattutto a dare alle stampe numerosi volumi. Il primo volume lo dedica
ai novizi dei fornelli: Il Cuoco Gentiluomo, edito da Mondadori nel
1980, libro di testo nelle scuole delle cucine alberghiere. Seguono Il
Gentiluomo in cucina (Sonzogno, 1983), Il Libro del Baccalà
(Longanesi, 1986), Il Libro delle Padrone di Casa (Salani, 1988), A
Tavola per amare (Idea Libri, 2000), Il Gourmet Vegetariano per
Carnivori (Idea Libri, 2002), Il Grande Libro del Baccalà (Idea
Libri, 2008
Vi si ritrova il rispetto per la tradizione, l’amore per le materie
prime, la tutela dei cibi lombardi: per Cerini, fondamentali i
prodotti dell’orto casalingo, ma anche le figure di macellai e
allevatori di un tempo.
da sx.: (seduti)
Cristima Masetti (giornalista de La Prealpina),
Roberta Cerini Baj (figlia di Livio
Cerini di Castegnate), Wilma Minotti Cerini
(moglie di Livio Cerini di Castegnate) e Pietro
Cavalieri (direttore della Biblioteca Mario Rostoni della
Liuc - Università Cattaneo).
Come Artusi, andò in giro a raccogliere ricette familiari, ma Cerini le
cucinava da sé, per individuare giusti tempi di cottura e dosi corrette,
valutando perfino la differenza nel quanto basta del sale, poiché hanno
diverse dimensioni le dita di uomo rispetto a quelle di una donna.