| |
Successo per Montalto e Tucci
alla Libreria Ubik di Cosenza

Presentato a Cosenza, sabato 5 marzo 2016 nell’accogliente sala offerta dalla Libreria UBIK,
il libro di Poesia di
Pasquale Montalto e
Domenico Tucci Il Dialetto della
Vita – Il sogno la Vita la Bellezza. Un pubblico numeroso, attento e
soprattutto partecipe, ha seguito l’evento Linguaggi di Poetica esistenziale
e Bellezza della Vita, titolo che gli Autori hanno scelto per la
manifestazione, dedicandola al caro e amato amico e poeta
Angelo Foggia, in
ricordo della ricorrenza del primo anno dalla morte.
 |
da sx.:
Domenico Tucci, Gianfranco Pinto,
Pasquale Montalto,
Francesco Fucile e l'editore
Antonietta Meringola. |
 |
Molte le
manifestazioni d’affetto e di sottolineature culturali e artistiche ricevute
dalle persone che hanno offerto positivi riscontri, offrendo presenza e sostegno
ideale all’incontro, così come dai tanti visi nuovi e giovani che affollavano la
sala e che sono andati a impreziosire il calore e l’autenticità degli interventi
programmati, e di quanti presenti hanno preso la parola per esprimere idee
originali e prospettive d’indagine creativa sul senso e il significato della
parola poetica: un linguaggio del tutto particolare e che, come è stato
sottolineato dall’uditorio attivo, vive anche di silenzi, di pause, di una
parola, appunto, che si origina con la sua sonorità e con onde vibrazionali che
vanno a creare quel clima e quella sensazione che precede il verso poetico, per
poi consegnarlo, quand’esso appare, e con sofferenza di morte, al lettore, al
critico, al traduttore, all’editore, all’amico, col quale la poesia sempre
s’accompagna.
 |
 |
Alice Pinto. |
Prof. Francesca Tedeschi. |
Sonia
Vivona, Caterina Barbuto e
Alice Pinto, donne imprenditrici e artiste delle loro
energie e del loro pensiero, hanno saputo leggere e passare la pienezza dei
versi dei poeti Montalto e Tucci, ricalcando un percorso che è andato da La
Notte dello Spirito (Questa notte, tieni calmo lo spirito / e apri il
tuo cuore …) e Notte di quiete (… parole, sussurrate / nella quiete della
notte) a L’eco della pace (Riflettori e rumori se ne vanno / e a
poco a poco / torna l’eco della pace, / memoria e suono / di un dialetto naturale
(…) / eco d’armonia cordiale / la pace che si vive), come a punteggiare Valori
di Verità e di Libertà, perché l’uno s’intreccia con l’altro e insieme
s’indirizzano a costruire quella civiltà dell’amore, che è esperienza
dell’innocenza del poeta.
 |
Sonia Vivona. |
In questa
direzione l’intervento conclusivo di Antonio Rizzo, partendo da alcuni versi di
Domenico Tucci, ha messo in situazione tutti i presenti di ascoltarsi e scrivere
le loro sensazioni e emozioni, sollecitando domande sul perché e sulla funzione
della poesia, a cui ha fatto riscontro il pensiero estemporaneo di
Alfredo
Bruni, che ha fornito una prova di poesia, rintracciata in questi versi di
Montalto: … affidare al vento innocenza / avere fiducia in un lampo / che viene
da lontano, / e seguirne il tuono, / in mezzo ad un violento uragano …
 |
 |
Antonio Rizzo. |
Caterina Barbuto. |
Molto
densa e complessa la relazione, che ha provocato varie riflessioni
d’approfondimento, dello scrittore Francesco Fucile, per come s’addice al suo
stile quando veste la funzione del critico, e che certo impegnerà gli estimatori
della poetica esistenziale di Montalto–Tucci a ripercorrerla e tenerla come
riferimento per il loro prosieguo nel percorso della poesia.
 |
da sx.:
Domenico Tucci, Gianfranco Pinto,
Pasquale Montalto e
Francesco Fucile. |
Francesca
Tedeschi e Gianfranco Pinto hanno fornito una prova d’amicizia veramente
encomiabile, che è sforzo di vicinanza e comprensione del dettato poetico, che
travalica l’aderenza testuale per incontrare l’umanità della persona: La
musicalità dei versi è evocata dall’uso raffinato delle parole che hanno la
capacità di riprodurre, con ricchezza d’immagine, un’immensa varietà di suoni ed
è proprio il suono, elemento principe dei suoi versi, che rapisce e accompagna
il lettore in un viaggio misterioso e affascinante. E’ abile, il poeta, nel
gioco di parole onomatopeiche. La perfetta organizzazione dei suoni, infatti, è
una peculiarità dei suoi versi, ha detto la Tedeschi riguardo alla poetica
montaltiana; a cui hanno fatto riscontro le parole di Pinto, riferite alla
poesia di Tucci: Potere dell’artista risulta saper assemblare, con strutture
e mezzi variegati, nella pur semplice esplicitazione, una informazione
riguardosa e efficace, sulle plurime situazioni interattive. Funzione di porgere
lezioni di vita attraverso la magistrale offerta del suo intero essere, tramite
l’utilizzo generoso e sapiente del suo policromo sapere.
 |
Veduta parziale del pubblico presente. |
Una
riuscitissima e bellissima iniziativa, densa di incontri e che certo rimanda ad
altri incontri, per rinsaldare vecchie e nuove conoscenze e trasformarle, nella
reciprocità dell’azione creativa, in vera amicizia: che è un sicuro percorso
d’impegno e di sforzo, di presenza nella costruzione di Ponti,
facilitanti l’incontro e con l’utilizzo di ogni tipo di materia e di energia, da
quella bella e luminosa a quella contrastante e conflittuale e che magari
richiede maggiore sforzo di lavoro interiore, riprendendo un concetto
dell’antropologo Rizzo, che ha ricordato come l’Arte e la Scienza, in questo
caso le indagini delle scienze neurologiche, possono incontrarsi e per arrivare
ad una migliore comprensione del funzionamento della mente e quindi della
migliore conoscenza del lato artistico e poetico.
| |
 |
articolo |
 |
ultimi articoli |
|