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Il ricordo di Napoleone in attesa
del NapoDaDy
Domenica 4 aprile 2021 si è incontrato nella piazzetta davanti alla “Casa di Dante”,
fra via Dante Alighieri e via Santa Margherita, a Firenze, il gruppo di amici
che negli ultimi due mesi del 2020, ha progettato sette passeggiate dedicate al
sommo poeta nei luoghi dove visse l’infanzia e la gioventù, si innamorò, formò
la sua famiglia, si affermò come poeta, partecipò alla vita politica del Comune,
prima dell’esilio.
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Ritratto di
Elisa Baciocchi realizzato da Marie-Guillermine Benoist. |
Elisa
Bonaparte Baciocchi con la figlia Napoleona. |
Roberto Mosi con la cucciola Gilda. |
Per questa data era stata
programmata la prima delle escursioni sulla costa del mare, a Piombino, davanti
all’Isola d’Elba e alla Corsica, per ricordare la figura di Napoleone e i
personaggi a lui vicini, a duecento anni dalla scomparsa dell’imperatore
francese, il 5 maggio 1821 nell’isola di Sant’Elena: giorno “battezzato” dal
gruppo di amici, come il NapoDaDay, per la coincidenza, nel
periodo considerato, delle due celebri ricorrenze.
Purtroppo la Toscana è
precipitata ancora in zona rossa, i dati della pandemia si sono aggravati:
domenica 4 aprile, 18.017 i nuovi casi di contagio, 24 i morti, i ricoverati
1.888, aumentati di 4 unità i ricoverati in terapia intensiva.
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Roberto Mosi davanti al Circolo degli Artisti “Casa di
Dante”. |
Abbiamo deciso nell’imminenza di questa data, di incontrarci lo stesso, con
tutte le precauzioni e le regole previste, presso la Casa di Dante, rinunciando
alla tradizionale videoconferenza, online. Così alle nove del mattino siamo
comparsi nella piazzetta alla spicciolata, una parte portando un animale
domestico a prendere aria … e l’altra vestita in abito sportivo per fare
jogging. Anna era al seguito della sua canina, ancora cucciola Gilda, Elisa ha
portato il suo gatto soriano, Kamel, ribattezzato, per l’occasione, come gatto
da passeggio, e così via. Un piccolo inconveniente, Gilda non sopporta il suono
delle campane e quando alle nove si sono sentiti i rintocchi del campanile della
Badia Fiorentina, ha cominciato a ululare, fra la sorpresa di tutti.
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Copertina dell'e-book
Una principessa còrsa sul trono di Piombino. |
La statua del marchese Ugo che si
staglia sul campanile della Badia Fiorentina. |
Secondo gli accordi, sono stati portati libri su Napoleone e la sua
epoca, sono stati posti in mostra sul pozzo dalle forme medievali, che troneggia
in una parte della piazza, vicino ai libri su Dante che oggi vanno per la
maggiore, circondati dai disegni realizzati dall’amico. Un successo particolare
continuano a riscuotere i disegni nei quali i due personaggi, di statua assai
differente, si scambiano i vestiti.
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Disegno di
Enrico Guarrini: Elisa Bonaparte
fugge dal Principato di Lucca. |
Elisa Bonaparte Baciocchi fra gli artisti di corte in un
quadro di Pietro Benvenuti. |
Si è visto così accanto ai recenti libri su Dante Alighieri di
Alessandro Barbero, Aldo Catullo e Marco Santagata, la voluminosa monografia di
George Lefebvre, Napoleone (Laterza, Bari 1991), l’importante lavoro di
Jean Tulard, Napoleone. Il mito del salvatore ((Bompiani, Milano 2000),
il prezioso libro di Luigi Mascilli Migliorini, Napoleone (Salerno
Editore, Roma 2001), un libro della sterminata produzione di Fréderic Masson,
Napoléon chez lui. La Journée de l’Empereur aux Tuileries (A. Michel Editeur,
Paris 1929), l’agile opera di Vittorio Criscuolo, Napoleone (Il Mulino,
Bologna 1997).
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Piazzatta davanti alla Casa
di Dante. |
Logo per l'anno di Napoleone 2021. |
Ragguardevoli i libri sulla vita quotidiana: Jean Tulard, La
Francia ai tempi di Napoleone (Bur, Milano 2000), La vie de Français au
temps de Napoléon (Danzer-Kanof Larousse-Vuef, Paris 2003). Molti libri poi,
nella mostra improvvisata sul pozzo della piazza, dedicati a Paolina Bonaparte,
Maria Waleska, Carolina Murat, Letizia Bonaparte; fra questa rassegna, il libro
di Roberto Mosi Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone. Storie francesi da
Piombino a Parigi ( Il Foglio, Piombino 2013).
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Felice Baciocchi, marito di
Elisa Bonaparte. |
La villa costruita dove c'era la casa
di Elisa. |
Renato in piedi sugli scalini del pozzo, ha richiamato la nostra
attenzione, con un’aria un po’ contrita: “Sono stato io a proporre di ricordare
la figura di Napoleone Bonaparte ma ho scoperto questo articolo di Stefano
Montefiore, sul Corriere della Sera del 18 marzo: “L’anniversario dei 200 anni
dalla morte, è giusto celebrare Napoleone? - Alla vigilia del 5 maggio il
dibattito è aperto. Il governo di Parigi promette un ricordo con «occhi
spalancati» sui lati oscuri (misoginia, razzismo) di un protagonista della
Storia”
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Enrico Guerrini con la caricatura di Elisa. |
il manifesto dello spettacolo al Teatro
Casa al Vento. |
Ha posto questa domanda: “Che si fa? Si va avanti nella nostra
iniziativa, sapendo, fra l’altro, come ricorda il giornale, che nel 1802
ripristinò la schiavitù dopo l’abolizione a opera della Convenzione, otto anni
prima.”
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Enrico Guerrini: la
caricatura e il ritratto di Elisa. |
Si è aperta un’accesa discussione che, penso, non aveva niente da
invidiare a quelle, di una volta, fra Guelfi e Ghibellini, negli stessi luoghi.
La naturale conclusione è stata quella di andare avanti con spirito critico,
senza alcuna “santificazione” della figura di Napoleone. Raffaello ha ribadito
il programma degli incontri domenicali del gruppo fino al 5 maggio, il
NapoDaDay, da tenere a Firenze, nella piazzetta della “Casa di
Dante”, se i dati della pandemia rimarranno da zona rossa o, altrimenti,
raggiungendo con il treno, delle 7.28, Piombino e, da lì, Cala Moresca e il
Sentiero dei Cavalleggeri, in direzione di Populonia, per ricordare, davanti
all’isola dell’Elba e la Corsica, vicende memorabili di oltre duecento anni fa,
personaggi, storie, leggende.
Rosa e Elisa, nella piazzetta della “Casa di Dante”, hanno
raccontato – per iniziare il nostro programma - la storia dell’arrivo di Elisa
Baciocchi, la sorella maggiore di Napoleone, a Piombino, da principessa:
“Il 18 marzo 1805 Napoleone annunziò davanti al Senato francese che aveva
concesso lo Stato di Piombino alla principessa imperiale Elisa e al
marito, principe Felice Baciocchi. La concessione di Piombino fu la prima con la
quale l’Imperatore affidava il governo di uno stato a un membro della sua
famiglia; il principato di Lucca fu assegnato ai Baciocchi, tre mesi dopo.
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Roberto Mosi con i
disegni su Elisa di Enrico Guerrini. |
“Elisa fece il suo ingresso il 22 febbraio 1806: alla porta della città –
dove il sindaco e i cittadini erano ad attenderla – era stato costruito un arco
trionfale d’alloro con iscrizioni di saluto, fra le quali un verso virgiliano
“Iam redit et Virgo et redeunt Saturnia regna”.
Nei giorni successivi raccolse l’invito delle autorità di Portoferraio e “si
compiacque di visitare l’Elba, traversando coraggiosamente nelle sue
condizioni interessanti il tratto di mare di solito mosso e scrivendo con
entusiasmo a Napoleone, il 4 marzo 1806, che “le paysage est très agréable”.
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Il libro Napoleone e la
sorella Elisa. |
Le sagome di Napoleone e Dante di
Enrico Guerrini. |
La residenza della nuova principessa è stabilita nell’area della Cittadella,
nel luogo, dove gli Appiani tre secoli prima avevano stabilito la loro
residenza, su una sommità che, in posizione strategica, sovrasta il centro
storico della città. Da qui lo sguardo spazia per gran parte del territorio del
Principato e, dalla parte del mare, che brilla in basso, abbraccia la vicina
Isola d’Elba, le altre isole dell’Arcipelago Toscano e, in alcune giornate rese
chiare dal vento, le montagne della Corsica, la terra di origine dei
Bonaparte.
I Principi si trattennero “per tutta la Quaresima e vollero tornare più volte
negli anni successivi alla “palazzina delle delizie”, come
gli abitanti del luogo chiamavano la piccola villa dietro la chiesetta della
Madonna di Cittadella, dalla quale la vista corre libera sul mare”.
Fra i primi atti, uno rivolto all’organizzazione dell’esercito: fu costituito il
Battaglione dei Cacciatori di Piombino che due anni dopo si fuse con la
compagnia cacciatori di Lucca per formare il Battaglione del Principe Felice.”
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A teatro per ricordare una principessa
còrsa |
Ad Hannah e Paul è spettato poi il compito di ricordare lo spettacolo
teatrale realizzato nell’estate del 2013 al Teatro all’aperto Casa al Vento, non
lontano da Montesenario, sulle colline di Firenze, sulla figura di Elisa
Baciocchi, donna forte e ambiziosa che si formò nel turbine dei cambiamenti
della Rivoluzione Francese e dell’Europa: “Teatro allo specchio. Una principessa
còrsa sul trono di Piombino”. Il resoconto dell’evento è riportato su Literary
(Occhio sull’autore, indirizzo:
http://www.literary.it/occhio/dati/mosi_rob/2020/22-a%20teatro/a_teatro_per_ricordare_una_princ.html),
il testo dello spettacolo è raccolto nell’E-book con lo stesso titolo dello
spettacolo (indirizzo:
https://poesia3002.blogspot.com/2020/06/teatro-allo-specchio-una-principessa.html
).
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Una principessa còrsa sul trono di
Piombino. |
Dopo che il campanile della Badia Fiorentina ha suonato mezzogiorno, ci
siamo salutati dandoci appuntamento per la domenica successiva, con la speranza
che i dati della pandemia ci diano un po' di respiro e sia possibile raggiungere
il mare davanti alle isole dell’Arcipelago e proseguire nei nostri racconti su
Napoleone, in preparazione del NapoDaDay: questa volta
sull’imperatore francese condotto prigioniero dagli inglesi nel piccolo “regno
dell’Elba”.
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