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Al Giardino delle Rose il libro “Barbari”
Martedì 26 settembre
2023 è stato presentato il libro “BARBARI”, Masso delle Fate edizioni, di
Roberto Mosi al Giardino delle Rose, sotto il Piazzale Michelangelo. Nicoletta
Manetti, in dialogo con l’autore, ha presentato i passaggi cruciali della
pubblicazione e Sylvia Zanotto ha dato vita ad una perfomance, in tre parti
riferite al terrore suscitato dall’invasione dei barbari, alla battaglia
cruenta, presso Fiesole (406 d. C.), alla sconfitta degli invasori.
Nell’incontro, davanti allo spettacolare panorama di Firenze, hanno avuto
particolare risalto i disegni e i cartoni di Enrico Guerrini, che si è
soffermato sull’assalto degli Ostrogoti, la difesa dei romani, i vari storici
richiamati dal libro.
Ecco gli episodi
illustrati: “Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini
dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso!
Hanno invaso l’Italia del nord
devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un
colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla
strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia.
Rufo, il protagonista del libro,
parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di
famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a
prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C., quando i barbari
irrompono in Italia, si è già ritirato dall’esercito, partecipa alla vita
politica di Florentia e dedica gran parte del suo tempo alla cura dei suoi
possedimenti sulle colline di Fiesole.
Al centro del racconto di Rufo
l’arrivo di Radagaiso davanti a Florentia, la resistenza eroica dei cittadini
nelle lunghe, infinite settimane dell’assedio in attesa dell’arrivo
dell’esercito romano comandato da Stilicone e la sanguinosa battaglia nella
valle del Mugnone, presso la città di Fiesole, nella quale il re Radagaiso è
sconfitto e fatto prigioniero. E’ l’ultima vittoria di Roma contro i barbari,
prima del crollo finale dell’impero!
Nelle parole di Rufo si coglie la
nostalgia per il mondo del passato legato alla gloria di Roma e nel contempo
sono messi in evidenza argomenti che sentiamo ancora attuali, di rilievo per la
nostra epoca: lo scontro fra religioni, il crollo di grandi potenze, la
migrazione di interi popoli. Un aspetto questo che rende particolarmente
interessante il romanzo.”
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