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Florentia
festa e omaggio a Firenze
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Mercoledì 26
novembre 08 nel Caffè storico letterario Giubbe Rosse di Firenze, davanti
ad un numeroso pubblico, Mariella Bettarini, poetessa e titolare della casa editrice
"Gazebo
Libri", ha fatto gli onori di casa alla presentazione del libro
Florentia di
Roberto Mosi: “Il libro è un omaggio a Firenze – ha detto
– le poesie sono piene d’amore per la città, rappresentano la trama ricca e
composita di una ricerca legata alla sua storia e alla sua bellezza, muovendosi
in un panorama nel quale è costante la presenza umana, la socialità della vita”.
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Mariella Bettarini e l'autore
Roberto Mosi. |
L’iniziativa fa parte del programma di “Incontri Letterari alle Giubbe
Rosse” che cura da venti anni Massimo Mori, in questo locale legato ad eventi
storici per la nostra letteratura: le Giubbe Rosse celebreranno il prossimo
anno, è stato ricordato, i cento anni della pubblicazione del Manifesto
Futurista. “Emerge da Florentia
la Firenze che tutti amano, ma non è
una sola città, è molte città perché a secondo degli occhi che la guardano,
delle vite che ci abbiamo vissuto. La lente attraverso cui ci parla Roberto Mosi
nelle sue poesie, è una lente molto condivisibile, ci fa legare alla città con
un’empatia notevole, ci aiuta a completare la capacità di giudizio e visone” ha
detto Massimo Mori nel suo saluto iniziale.
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Giuseppe Baldassarre e
Mariella Bettarini. |
da sx:
Silvia Ranzi,
Giuseppe Baldassarre e Mariella
Bettarini. |
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Il commento al libro dei due critici letterari Giuseppe Baldassarre e
Silvia Ranzi è stato accompagnato dalla lettura di alcune poesie da parte
dell’autore. Baldassare ha ricostruito il percorso di ricerca che emerge dai
precedenti libri di Mosi, Parole e paesaggi e Itinera, fino a Florentia;
in un linguaggio limpido si costruisce la geografia del paesaggio fino ad
arrivare ad una “topografia dell’anima”. Nel libro Florentia, in particolare,
non si ricercano scampoli di bellezza o la figura di alcune cartoline, ma si
costruiscono mondi che corrispondono a bisogni interiori. Per Silvia Ranzi la
raccolta rappresenta una sorta di taccuino in cui con sobria compostezza e
freschezza lessicale il poeta delinea la sua toponomastica affettiva che
ripercorre con sguardo non assuefatto luoghi, piazze, strade, le eleganti
geometrie dei palazzi e delle chiese.
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L'autore Roberto
Mosi. |
Severino Saccardi,
direttore di "Testimonianza". |
Il pubblico ha partecipato in maniera viva con propri commenti e domande
ai relatori e all’autore. Fra gli interventi quello della poetessa
Alberta
Bigagli e di Severino Saccardi, direttore della rivista fiorentina
Testimonianze. Commovente è stata la testimonianza di un artista che si è
soffermato sui versi dedicati nella poesia Santo Spirito alla
figura di Potente (comandante partigiano Aligi Barducci ).Infine, un cittadino
amante della fotografia (che ha trovato consonanze fra le poesie del libro e la
sua arte prediletta) e poeta in ottava rima, ha voluto fare un regalo ai
presenti, improvvisando alcuni versi: “…L’anima sveglia, ne resto ammirato |
il suo così prolifico poetare: | raggiunge la bellezza del creato | pure il
grigiore del particolare.…”. Questi versi cantati hanno dato il senso della
serata, quello di una festa per l’incontro con una poesia che coinvolge tutti
nella vita quotidiana della geografia della città.
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