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Triestina, 100 anni di storia

Il Salone
degli Incanti, già pescheria del vecchio porto asburgico di Trieste, ospita dal
19 dicembre 2018 al 3 febbraio 2019 la Mostra Storica della US Triestina Calcio
1918, gloriosa società cantata anche da Umberto Saba nella celebre poesia
“Squadra paesana”.
Nel
programma celebrativo di questo straordinario evento sportivo è stata inserita
sabato 12 gennaio 2019, inizio alle ore 10, la periodica riunione FISSC
(Federazione Italiana Sostenitori Squadre di Calcio) con il tema: “Il tifo nel
calcio di oggi ed il ruolo istituzionale della Fissc”. Hanno partecipato diverse
delegazioni dei Centri di Coordinamento dei tifosi di società professionistiche
di serie A, B e C, fra cui quella del Cittadella rappresentata da “Giampaolo Boldrin, Giovanni Borsa e Rino Piotto
in veste di opinionista della tifoseria della città murata”.
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Il
referente del Centro Coordinamento della Triestina, Claudio Pangoni, ha
sintetizzato i 100 anni della società sportiva alabardata, intrisi spesso di
momenti difficili, anche con l’esilio nel campionato Jugoslavo e feroci
avversità politiche alla fine della Seconda guerra mondiale, fino alle alterne
vicissitudini degli ultimi decenni, che sembrano di recente aver imboccato la
via di una risalita in ambiti che la storia gloriosa della Triestina si merita.
Lo stadio è dedicato a Nereo Rocco, il Bismarck del calcio, il cui cognome
discende dal teutonico Brock, l’austricante Rock, quindi il triestino Rocco.
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Il tema del
convegno Fissc è stato sviluppato da Valentina Ferrozzi (Spal) e Carla Riolfi (Hellas
Verona) che hanno evidenziato la necessità, di intesa con le Forze dell’Ordine e
le Istituzioni nazionali, di fare chiarezza sui comportamenti di male
intenzionati che si inseriscono nel mondo sportivo causando provvedimenti
restrittivi che penalizzano la stragrande maggioranza dei veri tifosi, che
seguono le direttive della Fissc basate sulla correttezza e sul rispetto con
terzi tempi e momenti di aggregazione e collaborazione fra tifoserie diverse.
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Rino Piotto
è intervenuto nel dibattito condividendo la necessità di un distinguo fra le
diverse espressioni del tifo e sottolineando come quello del Cittadella non si
metta mai contro i propri beniamini, anzi li incoraggi ancor di più nei momenti
difficili, mentre la dirigenza fin dalla fondazione della AS Cittadella nel
1973, dapprima con il presidentissimo Angelo Grabrielli e ora con il figlio
Andrea, non ha mai esonerato un allenatore rispettandone il lavoro svolto. Ha
concluso auspicando una riunione nazionale della Fissc a Cittadella per
conoscere ancor di più il modello di società sportiva e i suoi progetti, che
sono sostenuti dal presidente Andrea Gabrielli con il fratello Piergiorgio e le
sorelle Margherita e Mariangela, anche con visita al territorio e in particolare
le mura medioevali con il camminamento di ronda.
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Dopo lo
scambio di gadget con il libro sul Cittadella, gagliardetto e sciarpa, sono
seguiti il pranzo, offerto nel Salone degli Incanti dal Coordinamento
alabardato, e una breve escursione al porto e nella città (la antica Tergeste
romana) con specifica visita al Castello quattrocentesco di San Giusto e della
cattedrale del Patrono di Trieste.
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