“Silvia rimembri ancora...”
la favola sportiva nostrana di Silvia D’Alvise
“Silvia,
rimembri ancora ...” questa volta non è il primo verso della celebre poesia di
Giacomo Leopardi, ma la favola sportiva nostrana di Silvia D’Alvise, poliedrica
atleta cittadellese, nonché dirigente sportiva.
“Avevo
tredici anni - racconta - quando mia madre Maria Angela mi portò a Fontaniva per
praticare l’atletica leggera nella palestra delle medie, allora titolate a "Leon
Battista Alberti". Erano gli albori di questa disciplina sportiva nell’alta
padovana e c’era la Salf dei primi presidenti Giorgio Scalco e Albino Tonietto:
questa mitica società sportiva dava la possibilità a coraggiosi pionieri di
allenarsi senza impianti sportivi”.
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1978 a
Galliera Veneta. Da sinistra Adolfo Bonaldo, Silvia D’Alvise e Giuseppe Tonietto. |
Alcuni
ragazzi più promettenti andavano sull’unica pista in rub-kor dell’alta padovana
a Galliera Veneta in bicicletta cantando la filastrocca “Copertùni consumài”
(vedi testo “Per i 40 anni della Salf di Fontaniva”). Soltanto qualche anno più
tardi, nel 1983, ci saranno a Cittadella le piste vere con il nuovo stadio "P.C.
Tombolato", dove l’esile biondina si divertiva a volare. "Allora saltavo in
alto m. 1,45 nella categoria Ragazze e con gli anni alzando l’asticella ho
stabilito il mio record con m.1,63 nel 1980. Ho raggiunto anche i m. 5.52 nel
salto in lungo. Nel frattempo mi ero trasferita dalla Salf all’Assindustria
Sport Padova".
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CSI a Vicenza. |
Silvia
D’Alvise qualche anno dopo smise con l’atletica e seguì il figlio nel calcio con
l’AS Cittadella. "Filippo mi diede l’opportunità di inserirmi nella società del
presidentissimo Angelo Gabrielli e come insegnante di educazione fisica mi venne
proposto un ruolo nella scuola calcio. Ho collaborato dal 2008 per circa un
quinquennio con Claudio Conte, che è ancora adesso il responsabile dell’area".
Ma il primo amore non si può scordare.
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Gare CSI a
Creazzo. |
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“Nel 2006 mi
sono tesserata di nuovo all’atletica con la Road Salf Altopadovana, che in
quegli anni era diventata una delle più forti società sportive anche in campo
nazionale. Nel 2009 ho vinto il titolo italiano CSI nel salto in alto categoria
Amatori e mi sono piazzata al secondo posto nel lungo”.
Era il periodo
dell’età dell’oro per il sodalizio salfino, che con il presidente Flavio
Silvello raggiunse il suo apice nei campionati nazionali CSI del 2012 a
Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) conquistando ben 21 medaglie dorate, più
altre d’argento e di bronzo.
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L’ex
presidente della Road Salf Altopadovana Flavio Silvello
consegna il gagliardetto
a Silvia D’Alvise e a Enrico Sambo. |
Per riscoprire
la storia delle sue origini il Salf Granata Club ha organizzato giovedì 3
gennaio 2019 una serata ricca di aneddoti, cimeli e documentazione d’epoca
presso la Pizzeria Nord-Ovest a Campagnalta di San Martino di Lupari. “Era uno
dei nostri ritrovi conviviali a fine stagione con atleti, genitori e dirigenti,
ci sono tornata volentieri - conclude Silvia D’Alvise. Adesso la realtà salfina è
diversa, ma vedo che lo spirito delle origini è rimasto lo stesso con tanta
passione basata sui valori della gratuità e solidarietà”.
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Bruno Santi
consegna l’Annuario del Salf Granata Club a Silvia D’Alvise e a Enrico Sambo. |
Il Salf
Granata Club, oltre a seguire le partite del Cittadella in casa e fuori,
promuove serate conviviali di aggregazione e solidarietà rivolte non solo al
mondo sportivo. Erano presenti al revival presso la Pizzeria Nord-Ovest il
presidente onorario Enrico Sambo, mitico bomber del Cittadella e anche atleta
della Road Salf Altopadovana, lo storico presidente Flavio Silvello, Rino Piotto
fondatore nel 1975 della Salf, e Bruno
Santi, che a nome del direttivo del club presieduto da Silvano Birollo ha
proposto a Silvia D’Alvise la qualifica di "socio onorario" del club che ha sede
presso il ristorante "Da Godi" di Fontaniva: linfa fruttifera per i progetti
futuri.
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Da sx Bruno Santi, Enrico Sambo, Flavio Silvello, Silvia
D’Alvise e Rino Piotto. |
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