Senza
avversario non c’è partita
Senza
l’avversario non c’è partita. Ci vogliono due squadre per poter disputare un
confronto, che sarà tanto più bello quanto più le due squadre saranno leali.
Così il rispetto delle regole e dell’avversario si trasformano sul campo di
gioco in quello che è comunemente chiamato “Fair Play”. Sono regole semplici e
sagge valide nello sport come nella vita.
La AS
Cittadella, fondata nel 1973 dal Presidentissimo Angelo Gabrielli, ha fatto del
Fair Play uno stile di comportamento fin da quando militava nei Dilettanti. Il
passaggio al Calcio Professionistico ha esaltato ancor di più questo suo stile,
senza impedire il raggiungimento di risultati sempre più prestigiosi. Anche se …
si potrebbero tirar fuori non pochi esempi, soprattutto quando il risultato
conta per un passaggio di categoria, dove il Cittadella è stato danneggiato da
“episodi” piuttosto indigesti e poco interpretabili come “casualità”. Poi,
magari, al Cittadella veniva assegnata un’altra Coppa Disciplina o Trofeo Fair
Play da mettere in bacheca. “Siamo contenti dei risultati ottenuti dalla squadra
– commentava il dg Stefano Marchetti –, combine ? Assolutamente no!, – tagliava
corto –, altrimenti non farei questo mestiere”.
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Andrea Abodi, Presidente serie B, al Tombolato ha consegnato più volte il
Trofeo Fair Play al Cittadella (qui in partenza per Ascoli nel
Natale 2012). |
“Nella Salf
ho riscontrato tante similitudini e tanti valori con il Cittadella fondato da
Angelo Gabrielli” – ha dichiarato in tempi non sospetti il suo Presidente
Onorario Enrico Sambo, indimenticato bomber della squadra granata. La “Festa
della Fratellanza” è l’emblema di questi valori traducendo il significato della
Bandiera Olimpica (solidarietà fra tutti i Popoli della Terra) nella sinergia a
livello locale fra il mondo sportivo e quello che opera nel sociale. Quattro
lustri testimoniano una tradizione che ha sempre dato voce alle rappresentanze
di realtà diverse in uno scambio di fruttuose esperienze. I rappresentanti del
Centro di coordinamento e dei diversi Club Granata hanno frequentato per decenni
la “Festa della Fratellanza” testimoniando questi messaggi.
Ultimamente, unitamente al graduale disperdersi dei protagonisti delle origini,
è venuta meno anche la presenza dei Club Granata alle Feste della Fratellanza,
tanto che dopo l’ultima (24-11-21) alcuni Rifondatori si sono interrogati sulle
cause, (dopo aver constatato il succedersi unilaterale dei fatti), e hanno
chiesto l’Autonomia (Vedi Allegato A) per poter riprendere in mano la propria
Storia e la propria Tradizione, fedeli ai principi delle origini e ai propri
valori.
È dallo
scambio fra realtà diverse che c’è crescita per entrambi, il dilagare
dell’egoismo selvaggio porta alla eliminazione dell’altro. E come già
sottolineato, non ci può essere partita senza un’altra squadra che giochi con le
stesse regole e nel rispetto reciproco.
Recentemente è addirittura arriva da una chat la comunicazione unilaterale “sei
stato rimosso” (domenica 16 gennaio 2022 ore 18,20) per aver apprezzato
l’esordio di Roberto Venturato nella panchina della Spal ed elogiato la
prestazione di Alberto Paleari, portiere del Benevento, entrambi “scelte
azzeccate del nostro bravo Stefano Marchetti”. Questo provvedimento mette in
evidenza che il rispetto per l’avversario (che ha onorato per anni i colori
granata) non c’è proprio. Cosa è diventato, un “nemico” perché ha cambiato
maglia ? Se coloro che non fanno più parte di un certo “egoismo selvaggio” sono
“nemici”, con chi giochi la partita ? Non a caso c’è una “strana” corrispondenza
fra la rottura nel Club che aveva sede al Bar Stadio, lo sfaldamento progressivo
della collaborazione fra i Club Granata e il deterioramento dei valori storici
nelle ultime “Feste della Fratellanza”: di chi è la causa ?
“Desbranando” gli occhi (e soprattutto il cervello) si
può constatare chiaramente che l’arrivo dei “fuggiaschi del Bar Stadio” (Club
Angelo Gabrielli Granata per Sempre) nel club Da Godi ha eliminato
progressivamente (dire “pulizia etnica” qualcuno si arrabbia !, adesso è di moda
“sei stato rimosso”) la presenza dei rappresentanti del CCCG e dei Club Granata,
che precedentemente erano sempre stati ospiti nella “Festa della Fratellanza”.
(da “fratelli” sono diventati “nemici” ?). Nell’ultima “cosiddetta 20a Festa
della Fratellanza” non era presente neppure la AS Cittadella (doveva esserci una
telefonata “di cortesia” del presidente Andrea, che non c’è stata). Sono FATTI
che fanno riflettere. Su ciascuna questione nessuno ammette di avere colpe (anzi
l’egoismo selvaggio di qualcuno vanta dei “meriti”), ma è comunque innegabile
che QUESTI SONO I FATTI,
Ora più che
mai il rispetto delle regole e dell’avversario sono essenziali nello sport per
disputare una normale partita, così come è fondamentale il rapporto corretto con
gli altri nel segno della sinergia e dello scambio dei valori (Festa della
Fratellanza), che sono fondamenti per la convivenza civile.
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Giornata del Fair Play alle Medie a Fontaniva nel 2009. |
Manifesto di
Rifondazione del Salf Granata Club - Fontaniva Presente:
La nostra ricchezza sono i valori !
CHI
SIAMO. Il “Salf
Granata Club Fontaniva Presente 2021”, vuole essere un settore autonomo
del “Salf Granata Club 2012”, come una Regione Autonoma della Repubblica
Italiana. Siamo aperti a collaborazioni con altre realtà del mondo sportivo e di
quello che opera nel volontariato nel segno della Bandiera Olimpica, simbolo di
Fratellanza fra tutti i Popoli della Terra.
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