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Da Villa a Villa:
un percorso storico-culturale a Fontaniva

Domenica 20 marzo 2022 è stata una giornata meravigliosa, che resterà nei ricordi indelebili di oltre un centinaio di fontanivesi, che in bicicletta hanno vissuto il percorso storico-culturale “Da Villa a Villa”, favoriti anche da una splendida giornata di sole. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Fontaniva, con in testa il sindaco Edoardo Pitton e l’assessore alla cultura Elisa Perozzo, inserita in un più ampio progetto sulla “Cultura dei Borghi”, che include oltre una decina di siti storici, culturali e produttivi del territorio comunale, per il quale molti si sono cimentati in un meticoloso lavoro di preparazione, in particolare il dott. Ugo Silvello e il prof. Guerrino Citton, mentre l’associazione Kulturando ha realizzato i segnali.

Villa Gallarati-Scotti.

 L’assessore Elisa Perozzo spiega il progetto.

La partenza era prevista alle ore 9,30 davanti alla settecentesca Villa Gallarati Scotti, dove i partecipanti, tutti in bicicletta, sono stati accolti con grande cordialità dalla signora Francesca in un ben curato e spazioso ingresso. Dopo l’introduzione da parte dell’assessore Elisa Perozzo, è stata effettuata una visita al magnifico parco, ben fornito di alberi secolari che sono veri e propri monumenti della natura, dove è situato anche un gaio laghetto, cuore pulsante dal quale si diramano canalette (le cosiddette “roste”), che sembrano le vene di scorrimento di un organismo vivente che circumnaviga sparse dune in terra ben disposte e curate nei particolari. La antica chiesetta di famiglia, aperta per l’occasione, serba targhe e cimeli dei proprietari che si sono succeduti nel tempo: dalle storiche Famiglie dei Conti Orsato e Cittadella Vigodarzere fino ai Duchi Gallarati Scotti.

L’arrivo dei partecipanti alla “Elite”.

Resti bellici trovati nel Brenta.

La seconda tappa è stata percorsa ordinatamente, grazie alla efficace assistenza della Protezione Civile di Fontaniva e del Gruppo Ciclistico Fontanivese, fino alle “Fornaci dei Serciari”, ora sede della ditta Elite, leader mondiale in articoli sportivi, in particolare per il ciclismo (boracce, rulli e accessori per la bicicletta). La nuova ristrutturazione, ideata e realizzata dall’indimenticato Amerigo Sartore, presenta un recupero geniale degli spazi interni e adiacenti alle antiche fornaci, che fino al 1973 hanno trasformato i sassi del Brenta in calce utilizzata soprattutto nell’edilizia, ma anche in diversi altri lavori della comunità, non solo fontanivese, un tempo prevalentemente agricola. L’attuale struttura accoglie anche un “museo didattico” sulla trasformazione avvenuta rispetto alla primitiva attività e sulla raccolta di reperti, anche antichi, in particolare resti di armi inghiottite dal fiume nelle sue deviazioni del proprio letto (le tanto temute “brentane”). Va ricordato che il Brenta è stato teatro millenario di periodiche e importanti battaglie. Dalla sommità delle “fornaci ristrutturate” si può godere una vista mozzafiato sui dintorni.

 Scambio della boraccia fra Bartali e Coppi.

Veduta dalla cima delle “Fornaci”.

Dopo un pieno di informazioni sulle antiche attività, sia produttive che belliche, e aver deliziato gli occhi su una trasformazione che fa rivivere storia e cultura, senza aver perso l’occasione di lanciare uno sguardo dall’alto sul nostro paese, il numeroso gruppo ha ripreso a pedalare verso il “Molino dei Munari” , esistente fin dal 1751 per trasformare diversi cereali dei contadini del posto sfruttando la forza idrica dell’acqua, nello specifico la “Roda del Mulino”. La tappa successiva è stata l’Oratorio di Contra’ Belgio, costruito subito dopo la Seconda Guerra Mondiale quale gesto espiatorio per la morte, tragica e ancor oggi non esente da dubbi e contraddizioni, di due prigionieri inglesi che avevano vissuto e fraternizzato con gli abitanti della borgata. Le due campane “Mi chiamo Bertranda” e “Mi chiamo Maria”, che sormontano l’Oratorio, hanno lanciato dall’alto messaggi di fraternità e di aggregazione pacifica fra gli esseri umani in armonia con tutto il Creato.

 L’Oratorio di Contra’ Belgio.

Il molino dei Munari.

L’ultima tappa, che ha concluso una sana biciclettata in allegra compagnia, è stata la “Villa Borromeo Fantoni”, dove un ristoro ben organizzato dai volontari del Gruppo Nuove Iniziative di San Giorgio in Brenta ha ricaricato le energie di questi improvvisati ciclisti amatoriali. Non sono mancati i primi commenti con crescenti aspettative di partecipare ad altre iniziative analoghe alla ri-scoperta dei beni culturali e storici di Fontaniva, che vengono spesso dimenticati fra le sue borgate ricche di testimonianze del nostro passato e sorgente viva per assaporare meglio il nostro futuro.

Villa Borromeo Fantoni.

Veduta dall’alto di Fontaniva.

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